Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2013
Durata:19 min.
Etichetta:Autoproduzione

Tracklist

  1. BLACK WINGS OF SORROW
  2. BLOOD RED EYES
  3. MESSENGER OF DEATH
  4. EPILOGUE - SUFFOCATE

Line up

  • Pesten Antilight SG666 : vox, guitars, bass
  • Abraxas : guitars
  • Hordalak :drums

Voto medio utenti

Nonostante l’enorme ritardo rispetto alla data di pubblicazione (aprile 2013) voglio assolutamente porre all’attenzione degli estremisti che affollano le pagine virtuali di metal.it questa band dannata. Innanzitutto partiamo dall’impronunciabile nome, che a detta del mainman dietro il progetto, tale Antilight SG666, gli è venuto in mente da una visione notturna in seguito all’apparizione dell’angelo suicida Sguaguarah…Certo la fantasia non fa difetto al nostro SG666, ma è vero anche che l’alone di mistero dietro cui si cela la band ricorda molto l’attitudine delle vere black metal band di inizi anni ’90, quando l’esposizione mediatica veniva vissuta con sofferenza e talvolta come un male neanche troppo necessario. La band ha tutto quello che serve per essere inserita nel filone dei gruppi dannati, a partire da un chitarrista morto suicida lo scorso febbraio, passando per delle lyrics che sono dei veri e propri inni alla misteriosa maestosità della notte, senza ovviamente, dimenticare un sound freddissimo e senza compromessi che non ha niente a che spartire con il sound iper lavorato e preconfezionato che oggigiorno viene spacciato per “estremo” che sia black, death o quant’altro. Ottimamente criptico e bestiale lo screaming che “impreziosisce” le quattro tracce di questo splendido Ep. Difficile che mi esalti a tal punto da lasciarmi andare a chissà quali celebrazioni per una ventina di minuti, ma Sguaguarahchristis restano quanto di più esaltante e maledettamente vero l’underground ha saputo proporci da molto tempo a questa parte in fatto di estremismo. La band si autodefinisce autrice di un “arcane sideral black metal” e per una volta credo che un’etichetta metterà tutti d’accordo visto che “arcano” è sicuramente l’attaccamento alle radici del black metal senza nessuna concessione a tutto quello che è avvenuto dal ’95 in poi, l’aggettivo “siderale” poi lo possiamo coniugare in diversi modi se posto vicino alla band, infatti è siderale la freddezza mortifera che tracima dal loro sound, e siderale può essere inteso come sinonimo di spaziale, riferito agli enormi spazi neri (notturni ovviamente) in cui vi ritroverete calati nell’ascolto di un pezzo come “Messanger Of Death”, che a livello di feeling mi ha ricordato tanto i primissimi Emperor… Se poi ciò non è abbastanza ascoltatevi la folle “Blood Red Eyes” e troverete tutto quello che avete sempre desiderato in un pezzo black metal: furia, aggressività, distruzione, nichilismo sonoro e una sensazione di sfinimento totale una volta terminato il pezzo. “Raven” è un piccolo gioiello di purissimo underground che splenderà perenne nelle anime corrotte degli adoratori della nera fiamma, speriamo solo di non dover attendere molto per un full lenght, ma se la qualità sarà anche solo vicina a quella di "Raven" ogni giorno un più che passerà sarà ben speso…

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 05 apr 2014 alle 20:32

il sound mi ricorda tantissimo quello dei primi Keep of Kalessin....

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.