Copertina SV

Info

Anno di uscita:2013
Durata:56 min.
Etichetta:Sony Music

Tracklist

  1. SIGNAL
  2. GENESIS
  3. FIGHT AGAINST MOTHERS
  4. STORMY WAGNER
  5. FLYING DUTCHMAN
  6. LULLABY
  7. BUBBLES
  8. PATH IN LIFE
  9. CREATION OF NOTES
  10. RUNNING LOVE
  11. BIRTH PAIN
  12. LUDWIG - WONDERLAND
  13. LUDWIG - REQUIEM
  14. DESTRUCTION

Line up

  • Eicca Toppinen: cello
  • Paavo Lötjönen: cello
  • Perttu Kivilaakso: cello
  • Mikko Siren: drums

Voto medio utenti

Chi non ha mai sentito parlare degli Apocalyptica? Nel bene o nel male il gruppo finlandese ha da sempre catalizzato l'attenzione globale del mondo del metal e non, fin dal primo album del 1996 nel quale coverizzavano una manciata di canzoni dei Metallica.

Da li, il passo per la celebrità è stato breve, il contratto con la Mercury Records prima e con la Universal poi, salvo tornare ancora sotto Mercury e ultimamente il passaggio alla Sony. Insomma, mica pizza e fichi.
E ora, dopo 7 album in studio, viene il tempo di questo "Wagner Reloaded", un concerto, un'esperienza live registrata a Lipsia in onore e in ricordo dei 200 anni dalla nascita del grandissimo compositore tedesco Richard Wagner, spettacolo realizzato in collaborazione con il ballerino e coreografo Gregor Seyffert.
Difficile dare una valutazione oggettiva del lavoro prodotto: qui di metal c'è davvero poco, le varie canzoni che compongono il disco sono celebri brani di Wagner riarrangiati per l'occasione dai bravissimi finlandesi, che si dilettano più che in passato coi loro strumenti "di nascita", senza sforare eccessivamente nella durezza del suono.
Senza dubbio posso dire che si tratta di qualcosa di inusuale, aggettivo che fin dal principio caratterizza gli Apocalyptica, in grado di risultare mai banali e capaci di incarnare diverse anime all'interno di un unico macchinario decisamente ben oliato.

Dedicato e indicato agli amanti della musica classica e a coloro i quali vogliano sedersi un'oretta in relax e tranquillità, con un bicchiere di vino e un cane, davanti a un camino scoppiettante. Un inno alla classica e a Wagner, solo per buongustai.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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