Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2013
Durata:non disponibile
Etichetta:Metal Blade Records

Tracklist

  1. KILL DIVISION MARCH
  2. MECHANIC DOMINATION
  3. FEAR OF LIFE
  4. LOCKED UP FOREVER
  5. MADE OF LIES
  6. DESTRUCTIVE FORCE
  7. SADISTIC OPPRESSOR
  8. DISTORTED REALITY
  9. GENERATED HATE
  10. MASTER MANIPULATOR
  11. TOXIC WORLD

Line up

  • Susan Gerl: vocals/guitar
  • Richard Ebisch: guitar/bass/vocals
  • Roel Sanders: drums

Voto medio utenti

Gruppo nuovo i Kill Division, la non-descrizione del promo parlava di classico heavy metal come indicazione del genere proposto e la mia sorpresa è stata tanta nel far partire l'album, reperire notizie sulla band e scoprire così che si trattava di tutt'altro.

Il disco è introdotto da una marcia bella tosta e decisa che lancia la seconda Mechanic Domination, che dura solo due minuti e non ha molto da dire, se non far capire che di havy classico c'è ben poco. Sembra invece che i Kill Division si muovano dalle parti di un thrash-death con qualche venatura black, come confermano la batteria sparata, chitarre maltrattate e i malati latrati vocali che scopro poi essere equamente suddivisi tra la dolce Susan Gerl e il corpulento Richard Ebish.
Ora, non che siano delle superstar, ma mi ricordavo di Susan per aver fatto parte dei God Dethroned (band che adoro) nell'ultima parte della loro carriera (si sono purtroppo sciolti nel 2011) e di Richard per essere stato il chitarrista dei Legion of The Damned sempre fino al 2011. E il batterista? Roel Sanders è un nome già sentito... e andando a cercare viene fuori che è stato drummer (tra gli altri) per God Detroned, Asphyx, ed i grinders Inhume.

Un agguerrito terzetto dunque, cha sa sicuramente fare il suo mestiere proponendo un thrash-death che è la continuazione diretta di quello dei gruppi in cui hanno militato.

Mi sembra chiaro che originalità e innovazione non siano da andare a ricercare in questo album, molti riff sono già sentiti e le strutture sono simili tra loro, ovvero riff iniziale che ti bastona, accelerazione a tutta birra, rallentamento centrale e ripresa finale. Un buon mix di God Dethroned e Malevolent Creation (periodo Envenomed e The Fine Art of Murder).
I pezzi hanno una durata intorno ai tre minuti (con l'eccezione della title track Destructive Force), suoni secchi ben definiti e niente chitarre a 7 o 8 corde tanto di moda, niente passaggi tecnici o ostentazione di capacità strumentali ma solo frustate ignoranti, di quelle che fanno male.
Ci sono alcune canzoni ben riuscite che il loro effetto lo ottengono e, se siete amanti del genere proposto, non potranno che farvi saltare per la stanza. A me è successo.

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.