Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2013
Durata:15 min.
Etichetta:Lifeforce Records

Tracklist

  1. WINTER TO SUMMER ADVERSE
  2. I WAS A SOLDIER
  3. WILL YOU SHARE THIS ENDING WITH ME?

Line up

  • Nino Hynninen: keyboards
  • Mikko Kolari: guitars
  • Jussi Hämäläinen: guitars, vocals
  • Antti Ruokola: drums
  • Toni Toivonen: vocals
  • Jussi Kirves: bass

Voto medio utenti

Quindici minuti scarsi di musica non parrebbero poi molti per esprimere un giudizio; eppure, essi si rivelano più che sufficienti per ottenere conferma delle buone impressioni suscitate da una band di grande talento.
Apprezzai molto il precedente At Every Door, album in cui il sestetto finnico riuscì ad amalgamare con naturalezza gothic doom e post rock, conferendo così alle composizioni un afflato emotivo notevolissimo e cangiante.
Per fortuna, il loro nuovo Ep I Was a Soldier riesce a evocare le medesime sensazioni di solitudine e sofferenza interiore, grazie a un songwriting sempre più maturo.

L’opener Winter to Summer Adverse ci delizia da subito col sublime equilibrio tra l’enfasi death della strofa e la liquida malinconia del chorus, che forgia una piccola gemma di sconforto.
Non c’è troppo da gioire nemmeno con la title track... almeno a livello di feeling: al contrario, se ci si sofferma sulla qualità del brano, abbiamo senza dubbio di che rallegrarci! La sua struttura, così come le amare melodie di chitarra, mi hanno fatto tornare in mente i momenti più oscuri di The Perfect Element, Part I dei Pain of Salvation (gli sventurati che non l’hanno mai ascoltato pongano subitaneo rimedio, mi raccomando). Altro centro pieno.
Davvero particolare, da ultimo, la traccia bonus che chiude il lavoro, Will You Share This Ending With Me. Si tratta di un pezzo dall’atmosfera onirica, sospesa, in cui il singer (convincente ed eclettica la sua prova) sembra attingere ispirazione da Johan Edlund (Tiamat) sino all’inatteso e struggente sfogo finale, vicino per sonorità a quell’inno alla tristezza che fu Discouraged Ones dei Katatonia (con una spruzzata di Sigur Rós, così per gradire).

Seppur di breve durata, questo Ep ci rassicura quindi circa l’ottimo stato di salute degli Hanging Garden, che mi sembrano pronti per il definitivo salto di qualità in occasione del prossimo full length, già in odore di capolavoro per quanto mi riguarda . Tuttavia, dal momento che lo scorso gennaio pronosticai una larga vittoria del PD alle elezioni, spero di non portar loro sfiga…
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

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