Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2013
Durata:53 min.
Etichetta:Frontiers Records

Tracklist

  1. EVIL WOMAN
  2. SHOWDOWN
  3. SECRET MESSAGES
  4. LIVIN’ THING
  5. SWEET TALKIN’ WOMAN
  6. MR. BLUE SKY
  7. CAN’T GET IT OUT OF MY HEAD
  8. TWILIGHT
  9. CONFUSION
  10. DON’T BRING ME DOWN
  11. ROLL OVER BEETHOVEN
  12. OUT OF LUCK (BONUS TRACK)
  13. COLD FEET (BONUS TRACK)

Line up

  • Jeff Lynne: vocals, guitars, piano, keyboards, bass, drums, backing vocals
  • Richard Tandy: piano, keyboards
  • Marc Mann: guitars, keyboards, guitar, cello arrangements, backing vocals
  • Rosie Vela: backing vocals
  • Gregg Bissonette: drums, backing vocals
  • Matt Bissonette: bass, backing vocals
  • Peggy Balwin: cello
  • Sarah O’Brien: cello
  • Steve Jay: tambourine

Voto medio utenti

Registrato per uno show televisivo del 2001 e finora pubblicato solo su Dvd, “Live” è un altro significativo tassello nell’operazione di rilancio della Electric Light Orchestra organizzata dalla Frontiers Records.
Con due bonus-track da studio inedite (“Out of luck” registrata nel 2010, una sorta di rockabilly abbastanza inoffensivo, e “Cold feet” del 1992, decisamente più ispirata) e quattro brani non inclusi nel suddetto dischetto versatile ("Secret messages", "Sweet talkin' woman", "Twilight" e "Confusion"), il Cd rappresenta una plausibile occasione d’acquisto sia per i fans del gruppo e sia per gli eventuali neofiti che volessero approfondire il vaporoso e colorato mondo musicale di Jeff Lynne e dei suoi pards (con il solo Richard Tandy, tra i membri “storici” della ELO, in line-up …), un universo fatto di pop, di rock n’ roll, di rhythm n’ blues, di glam e di barocchismi sinfonici, in un crogiolo di Beatles, Beach Boys, Queen, Byrds, Roy Orbison e Chuck Berry (la cover della sua “Roll over Beethoven”, apprezzabile anche in questo lavoro, fu un successo per la band britannica …), senza dimenticare i Bee Gees, almeno negli anni d’oro della disco-music.
Come accade di frequente in questi casi, alla scaletta del disco mancano alcuni “classici” (l’amata / odiata "Last train to London", tanto per citarne uno …), e tuttavia quelli presenti (il suadente funky-soul “Evil woman”, “Showdown”, la deliziosa “Secret messages”, le spumeggianti “Sweet talkin’ woman” e “Mr. blue sky” e poi ancora la languida “Twilight”, nonché “Confusion” e “Don’t bring me down”, una forma di viscosità kitsch che contagia all'istante …) forniscono una fotografia piuttosto chiara dell’orientamento artistico del gruppo, comprendendo nell’immagine anche quell’ironia, quell’orecchiabilità e quella leggerezza (a volte sconfinante nella “stucchevolezza”, è bene ammetterlo …) che costituiscono da sempre “l’arma di distinzione” dei nostri.
Forse troppo incostante e “volubile”, ma assai creativa e spesso artefice di autentici guizzi di genialità, l’Orchestra di Birmingham merita sicuramente l’attenzione dei musicofili del terzo millennio, soprattutto di quelli che magari credono che certe cose le abbiano “inventate” gli Oasis, Mika o gli Scissors Sisters.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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