Copertina 6

Info

Anno di uscita:2013
Durata:60 min.
Etichetta:AFM Records

Tracklist

  1. THE NEW BEGINNING
  2. SOMEONE IS AFTER ME
  3. UTOPIA
  4. MARCH
  5. HORRORSHOW
  6. NIGHTMARE
  7. AFTERLIFE
  8. HELLDEMON
  9. ALL ALONE
  10. PURGATORY
  11. ETERNAL
  12. RAISE THE DEAD
  13. BOOGEYMAN

Line up

  • Gothminister (Bjørn Alexander Brem): vocals
  • Halfface (Tom Kalstad): keys
  • Machine (Bjorn Aadland): guitars
  • Chris Dead (Christian Svendsen): drums
  • Icarus (Glenn Nilsen): guitars

Voto medio utenti

E' ormai chiaro che il mercato tedesco del goth è diventato una grande macina, dove si può buttare dentro di tutto e verrà inglobato e trasformato in un successo da club. Così, accanto ad evergreen come i Das Ich o a bands qualitativamente elevate come gli Icon of Coil, troviamo nomi mediocri come i Gothminister. I due termini di paragone non sono casuali: come la band di Andy La Plegua, anche loro sono norvegesi e spesso si riallacciano al sound Das Ich nella teatralità accentuata e nella "drammatizzazione" della musica. L'aspetto visivo stereotipato ma di grande impatto mi aveva fatto ben sperare: ogni componente del gruppo ha un personaggio, fra l'orrorifico ed il gotico. Anche i primi due brani di Utopia sembravano andare nella giusta direzione: Someone Is After Me e la title track sono fra il gothic metal e la dark wave anni '80, molto veloci e con dei bei vocals. Niente di originale, ma ben fatti. Da Horrorshow in poi l'attenzione fatica a mantenersi desta e, fra chitarroni alla Rammstein, parti recitate alla Das Ich, tastieroni e synth magniloquenti, in pieno stile goth tedesco, un appiattimento delle prestazioni vocali, tutti i brani si assomigliano, sono carini, ma mancano di quel quid che li faccia emergere. C'è da dire che Utopia nella versione deluxe è accompagnata da un dvd con un film, in cui il singer, novello Dr Jekill, di giorno è un avvocato e di notte il singer dei Gothminister e questa dualità lo lacera così nel profondo da far emergere il mostro che è in lui, un vampiro che va in cerca di vittime, non si sa se nella realtà o nei suoi deliri. Ogni brano del cd è preceduto e seguito da sonori tratti dal film e si sente il taglio da colonna sonora. Questo ha reso Afterlife decisamente un bel pezzo ed ha contribuito a dare dignità al resto. Per curiosità, sono andata a sentire i precedenti quattro album della band e devo dire che sono molto più mosci e trascurabili. Peccato abbiano perso per strada Dementia Narcissus la bella ed inquietante corista.
Recensione a cura di Laura Archini

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