Lordi - To Beast or Not to Beast

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2013
Durata:43 min.
Etichetta:AFM Records

Tracklist

  1. WE'RE NOT BAD FOR THE KIDS (WE'RE WORSE)
  2. I LUV UGLY
  3. THE RIFF
  4. SOMETHING WICKED THIS WAY COMES
  5. I'M THE BEST
  6. HORRIFICTION
  7. HAPPY NEW FEAR
  8. SCHIZO DOLL
  9. CANDY FOR THE CANNIBAL
  10. SINCERELY WITH LOVE
  11. SCG6: OTUS' BUTCHER CLINIC

Line up

  • Mr. Lordi: vocals
  • Amen: guitars
  • Ox: bass
  • Hella: keybords
  • Mana: drums

Voto medio utenti

L'essere stati un po' troppo vicino ad Udo Dirkschneider (con il quale hanno collaborato su "They Only Come out at Night") sembra aver ancor lasciato i suoi segni, proprio quelli che si registrano nell'opener "We're Not Bad for the Kids (We're Worse)", con quell'attacco dirompente che pare voglia rivaleggiare con la velocità di uno squalo, anche se poi il refrain si scopre in pieno style Lordi.

Accattivante, malizioso, teatrale e vagamente minaccioso.

E lo sono anche quelli dei pezzi successivi, peccato però che a questo "To Beast Or Not to Beast", pur irriverente, catchy e divertente, manchi il colpo del KO.

Per quella che è una versione un po' più pacchiana e che fonde il meglio - oppure il peggio?? - di quanto proposto da Alice Cooper, Twisted Sister, W.A.S.P. o KISS, e dove non è tutto oro quello che luccica, ed, in effetti, alcuni ritornelli non sono i migliori tra tutti quelli che Mr. Lordi, ed i brutti ceffi che lo circondano, hanno saputo proporci in altre occasioni, e così brani come "I Luv Ugly", "Horrificition" o "Sincerely With Love" scorrono senza creare particolari entusiasmi.

Le cose funzionano sicuramente meglio grazie a "Something Wicked This Way Comes", "Schizo Doll" e sopratutto a "The Riff", quest'ultimo un episodio tipicamente Lordi per il quale è stato girato anche un azzeccato (l'ennesimo) e simpatico video. E non a caso, dato che i Lordi si sono spesso fatti apprezzare maggiormente per il loro impatto visivo, tanto nei loro video quanto sulle assi del palco, e meno sul piano strettamente musicale, dove raramente hanno saputo fare la vera differenza.

Da segnalare infine l'omaggio tributato al precedente batterista Otus (Tonmi Lillman) scomparso giusto un anno fa, nella conclusiva "SCG6: Otus' Butcher Clinic", un collage di diversi assoli dello sfortunato batterista.

Tutto sommato un gradevole sequel a base di Hard Rock e Horror Stories nella discografia dei Lordi.




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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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