Copertina 8

Info

Anno di uscita:2022
Durata:non disponibile
Etichetta:earMUSIC

Tracklist

  1. BACK TO THE RHYTHM
  2. NATIONWIDE
  3. TAINTED BLOOD
  4. HOLLYWOOD
  5. HARDER TO BREATH
  6. NOT FOR SALE
  7. ONE OF US
  8. HOLD YOUR FIRE
  9. PARAMOUNT
  10. DEMON EYES
  11. WINGS OF AN AEROPLANE

Line up

  • Dave Dalone: guitars
  • Kenny Leckremo: vocals
  • Crash: drums
  • Jona Tee: keyboards
  • Jimmy Jay: bass

Voto medio utenti

Tornano gli H.E.A.T. e con loro, per la gioia dei die-hard fans del gruppo, rientra in line-up anche il favoloso vocalist originale della band Kenny Leckremo.
La prima suggestione alimentata dal nuovo “Force majeure”, per quanto mi riguarda, è chiedersi se si continuerà a percorrere il tracciato artistico “appariscente” e vigoroso del precedente “II” o se magari gli scandinavi sceglieranno di riprendere in qualche modo il percorso maggiormente raffinato e per certi versi coraggioso del controverso “Into the great unknown” (che ritengo parecchio intrigante, per la cronaca …).
Evidentemente il successo ottenuto con l’approccio sonoro più recente deve aver consigliato i nostri di mettere da parte eventuali “esperimenti” ed andare sul sicuro, riproponendo una formula che consegna al rockrama contemporaneo un altro brillante esempio di metal melodico molto d’impatto, ottimamente composto e realizzato, in grado di conquistare repentinamente chi nella musica cerca un coinvolgimento istantaneo e dirompente.
Un orientamento stilistico a volte persino un po’ troppo “spudorato” e tuttavia se avete apprezzato gli H.E.A.T. del 2020 sono certo non potrete fare a meno di fremere di adrenalinico appagamento sensoriale durante l’ascolto delle cromature anthemiche di “Back to the rhythm” e del ficcante tocco street/class di “Nationwide”, “Tainted blood” e “Hollywood”, tutta “roba” in grado di fare faville sia nell’intimità della vostra cameretta e sia, ancor di più, nella calca di un concerto dal vivo.
L'unica concessione ai nostalgici di “Into the great unknown” è rappresentata dalla melodia avvolgente di “Harder to breath”, e forse nell'insieme si poteva sfruttare in maniera più ampia questa soluzione espressiva, immediatamente spazzata via dal ritorno all’arena-rock di “Not for sale”, mentre “One of us” è un tentativo di conciliare sentimento e melodramma riuscito solo a metà, nonostante la sentita performance vocale di un sempre eccellente Leckremo.
Hold your fire” colpisce per una bella mistura Europe / Aerosmith / Def Leppard e se “Paramount” appare fin un po’ troppo ridondante nella sua enfasi vagamente posticcia, la power-osaDemon eyes” e il mid-tempoWings of an aeroplane” sono due omaggi al metallo tradizionale offerti da una formazione che dimostra di conoscere piuttosto bene il “segreto” per rendere accattivante anche questa materia così ortodossa e consolidata.
Force majeure” è un disco che lascia profondamente infatuati e assai soddisfatti, ma al tempo stesso fa trasparire una lieve patina di “forzatura” e formalismo difficile da scacciare … del resto, essere particolarmente esigenti con “gente” del talento degli H.E.A.T. è fatale, perché a loro si affida il presente e il futuro di un genere che, pur senza tradire i suoi dogmi fondamentali, non dovrebbe accontentarsi di riciclare continuamente sé stesso.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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