Copertina 6

Info

Anno di uscita:2013
Durata:36 min.
Etichetta:Bakerteam Records

Tracklist

  1. THETA
  2. OSTRAKON
  3. DEMONIZED
  4. WAKE UP APATHETIC
  5. DREADFUL EYES
  6. INITIATION
  7. HE SPREADS HYPOCRISY
  8. SYNESTHESIA
  9. PALM LEAVES READERS

Line up

  • Andrea Scaglia: vocals
  • Federico Buzzetti: drums
  • Giulio Castruccio: guitars
  • Daniele Molinari: guitars
  • Nicolò Rossi: bass

Voto medio utenti

Di una cosa non si può assolutamente tacciare gli Straight on Target: incoerenza. Fanno quello che dicono di fare, vanno dritti al bersaglio, senza guardare in faccia a nessuno e con una violenza e una decisione impressionanti per una band al debutto discografico.

Si perchè "PharMakos" (in riferimento a un antico rituale greco che prevedeva la cacciata di un particolare uomo dalla città, allo scopo di ottenere un qualche tipo di purificazione) dei piacentini è un disco d'esordio, anche se a tratti la cosa passa in secondo piano: il comparto tecnico è infatti molto buono, così come la produzione e la cura degli arrangiamenti, tutte cose che farebbero pensare a una band già avviata.
Peccato che queste buone impressioni iniziali non facciano adeguatamente il paio con songwriting e bontà globale delle tracce, che già dopo una decina di minuti si mischiano in maniera indelebile tra di loro, generando un maelstrom di violenza musicale nel quale è davvero difficile individuare capi e code.
Il deathcore d'altronde è un genere ostico da affrontare: se non lo si fa col giusto piglio si rischia davvero grosso, finendo col pestare fortissimo, con l'urlare paurosamente ma senza lasciare traccia del proprio passaggio, se non nell'istante immediatamente successivo alla bordata. Poi il disco finisce e quello che rimane è un senso di liberazione sotto forma di silenzio.
Sarà che ai piacentini è andata di sfiga, dato che nel frattempo sto ascoltando anche il nuovo disco dei tedeschi Neaera, che degli Straight on Target possono essere considerati una sorta di "rivali" musicalmente parlando, ma tra i due lavori c'è un discreto abisso ed è qualcosa che non riesco proprio a sottovalutare.

Intendiamoci, "PharMakos" è un disco pienamente sufficiente, perchè quanto dimostrato dagli Straight on Target lo è sotto ogni punto di vista. Il problema è che oltre la sufficienza non riesce proprio ad andarci, pur avendone a mio modo di vedere tutte le possibilità.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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