Copertina 7

Info

Anno di uscita:2004
Durata:34 min.
Etichetta:Victory
Distribuzione:Get Smart

Tracklist

  1. THE MASSIVE
  2. FIRE IN THE HOLE
  3. STAB YOU THROUGH THE EVERYTHING
  4. GRAVELINES
  5. THE SOUNDTRACK TO A GLAMOROUS GOODBYE
  6. JAILHOUSE ROB
  7. MISERY STREET
  8. DEAR FURIOUS
  9. BEATING A DEAD HORSE
  10. UNTITLED (INSTR.)
  11. MARCO POLO
  12. HEARTBREAK AFFILIATED
  13. WE ALL FALL DOWN

Line up

  • Isaac Golub: vocals
  • Michael Hartsfield: guitars
  • Matt Lynch: bass
  • Tom Stretton: drums

Voto medio utenti

Provengono dal sud della California questi A18, straight-edge band formata da ex membri di Insted, Outspoken e Strife. Il loro nuovo album è (come si suol dire) una vera mazzata, difatti ci propone un hardcore potente, diretto e anche parecchio arrabbiato... La musica di questo quartetto è molto piena e corposa, per cui direi che si potrebbe parlare di HC "metallizzato", vale a dire di un sound che ha come caratteristiche principali l'immediatezza e la pesantezza. L'unione tra questi elementi dà origine a brani dal forte impatto, che non raggiungono mai velocità troppo elevate ma che in compenso si mettono in evidenza per la loro intensità. Di solito la maggior parte dei gruppi dediti a questo genere si esprimono al massimo soprattutto in sede live, quando cioè tutti gli aspetti della musica che propongono riescono a venir fuori al meglio. Nel caso degli A18 dirò che sono già molto convincenti ed energici anche su disco, ma è chiaro che l'ascolto di "Dear furious" non può non far pensare a come potrebbe essere una loro performance dal vivo. Tra l'altro nella back cover del cd è inclusa una foto che è piuttosto significativa da tale punto di vista, infatti mostra il singer Isaac Golub intento a incitare la folla (che lo circonda totalmente) durante un concerto! C'è da notare che la band ha un'abitudine abbastanza particolare, quella cioè di "decorare" gli stage dove si esibisce col sangue, ma pare che spesso si impegni anche in attività un po' più "comuni", come ad esempio lo sfasciare completamente la propria strumentazione!! Insomma, se vi piace l'hardcore meno scontato e più evoluto non potrete non apprezzare la trascinante "The massive" (la track che apre questo lavoro) e pezzi di sicura presa come "Jailhouse rob" o "Marco Polo" (dei veri e propri anthem...), ma credo che anche il resto dell'album non vi deluderà! In poche parole un po' tutto il materiale che include è molto buono (sia dal punto di vista interpretativo che da quello esecutivo), e quindi merita davvero tutta la vostra considerazione...
Recensione a cura di Angela 'Grendel' Benemei

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