Septicflesh - Mystic Places of Dawn (reissue)

Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2013
Durata:62 min.
Etichetta:Season of Mist

Tracklist

  1. MYSTIC PLACES OF DAWN
  2. PALE BEAUTY OF THE PAST
  3. RETURN TO CARTHAGE
  4. CRESCENT MOON
  5. CHASING THE CHIMERA
  6. THE UNDERWATER GARDEN
  7. BEHIND THE IRON MASK
  8. (MORPHEUS) THE DREAMLORD
  9. MYTHOS (PART 1: ELEGY – PART 2: TIME UNBOUNDED)
  10. EREBUS (BONUS TRACK)
  11. ANOTHER REALITY (BONUS TRACK)
  12. TEMPLE OF THE LOST RACE (BONUS TRACK)
  13. SETTING OF THE TWO SUNS (BONUS TRACK)

Line up

  • Seth Siro Anton: Bass, Vocals
  • Christos Antoniou: Guitar, Orchestral Arrangements
  • Sotiris Anunnaki V: Guitar, Clean Vocals
  • Fotis Benardo: Drums

Voto medio utenti

Tempo di ristampe per i gloriosi Septicflesh che, sotto l'egida della Season of Mist e visto l'ottimo riscontro avuto dagli ultimi lavori, decidono di riproporre i loro esordi musicali offrendoci "Mystic Places of Dawn", il loro primo full lenght album del 1994, ed inserendo come bonus track i quattro brani del loro primo EP "Temple of the Lost Race", originariamente rilasciato nel 1991.

I Septicflesh, insieme con Rotting Christ e Nightfall, rappresentano la "sacra" triade della scena estrema greca, una delle più personali ed interessanti del mondo, e sono tra i maggiori esponenti del death metal europeo.
Chi non conosce il gruppo, spero davvero pochi, non si lasci tuttavia ingannare da quello che ho appena scritto.
Il gruppo di Seth Siro Anton suona un death molto particolare contaminato come è dal gothic e dal black e segnato a fuoco da un taglio spiccatamente sinfonico che lo rende irresistibile ed enormemente elegante.
"Mystic Places of Dawn", rimasterizzato per l'occasione, è, ovviamente, diverso da album splendidi come i recenti “Communion” (2008) e “The Great Mass” (2011), non avendone la pomposità e la raffinatezza, ma è comunque in grado di darci una idea della grandezza di un gruppo che già all'esordio aveva le idee chiare ed una spiccata personalità.

Tutti i brani di questa ristampa sono ammantati da un fascino arcano e misterioso, ascoltate ad esempio pezzi ormai leggendari come "(Morpheus) The Dreamlord", "The Underwater Garden"o le due parti di "Mythos", che anche adesso, a distanza di tanti anni, mantengono inalterata la loro vena poetico/maledetta che ha fatto la fortuna di un gruppo troppo spesso poco considerato.
Certo, trattandosi di un esordio, qui e la sono presenti delle ingenuità, soprattutto nei brani dell'EP che risente dell'influenza del death americano, ma le melodie, dolci oscure ed epiche, le improvvise accelerazioni che squarciano la quiete, le vocals possenti ed evocative, i ritmi a volte rallentati al limite del doom e l'eleganza che, magnificente ed eterea, permea ogni singolo passaggio, rendono l'ascolto ed il possesso di un disco come questo irrinunciabili per chiunque ami la musica estrema di qualità.

"Mystic Places of Dawn" è un pezzo di storia.
Una storia dal fascino sinistro.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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