Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2004
Durata:36 min.
Etichetta:Century Media
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. DECADES OF DESPAIR
  2. MY SUICIDE
  3. BURN THEM ALIVE
  4. WAITING FOR SUNDOWN
  5. EXPLODING VEINS
  6. SACRED FLAME
  7. INHUMAN
  8. THE FINAL HOUR
  9. TOTALLY WORTHLESS
  10. THE STRENGHT OF MISERY

Line up

  • Jonas Kjellgren: vocals
  • Stefan Westerberg: drums
  • Jari Kuusisto: guitars
  • Petri Kuusisto: guitars
  • Lars Linden: bass

Voto medio utenti

Quinto album per la formazione svedese, "Aren't You Dead Yet?" è la classica mazzata in stile Carnal Forge: dieci pezzi di furioso swedish death/thrash da manuale in un concentrato di pura violenza! Non ci sarebbe molto altro da aggiungere...il disco è suonato e prodotto egregiamente e la qualità delle singole canzoni è sempre altissima. Si parte con la veloce e devastante "Decades of Despair" ricca di un ritornello che rallenta l'incedere massacrante e che entra in testa da subito. Andiamo avanti con "My Suicide" e per non smentirsi i Carnal Forge pigiano ancora (e come sempre) sull'acceleratore senza farsi troppi problemi! "Burn Them Alive" è un ottimo "mid-tempo" melodico e coinvolgente mentre "Waiting for Sundown" mi ricorda, con grande nostalgia, i grandi tempi dei migliori At the Gates. Approdiamo poi alla stupenda "Exploding Veins" dove lo spirito dei Testament viene chiamato in causa sin dal primo riff (e non per altro i CF hanno appena terminato un tour con la storica band statunitense) per poi proseguire con la solita rabbia di sempre! E dal thrash monolitico, la corta e diretta "Sacred Flame" si sposta leggermente verso altri lidi ed esplora più a fondo la parte death del sound dei Carnal Forge, chiamando in mente i nomi più grossi della scena floridiana miscelati alla furia di gruppi svedesi come Dismember o Unleashed, solo per fare un esempio. "Inhuman" si può accostare a "Burn them Alive" per il suo inizio melodico e per il suo incedere cadenzato, ricco di riff coinvolgenti e di una carica esplosiva da invidiare! Dopo questo break, la velocità thrash/death torna fra noi con "The Final Hour" per poi interrompersi di nuovo con la bella e melodica "Totally Worthless"...ma forse tutto questo in preparazione alla sfuriata finale di "The Strenght of Misery"! Che dire...comprate questo disco se amate il genere e non ve ne pentirete!
Recensione a cura di Davide 'Damnagoras' Moras

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