Disco non troppo convincente per Shaun C Bryant, cantautore britannico dedito a un melodicissimo rock acustico.

Non vorrei esagerare andando ad analizzare in profondità quello che, in fin dei conti, rimane un piacevole esercizio di scrittura melodica e nulla più. Incagliato in arrangiamenti decisamente banali e fin troppo pop, appiattito da una voce intonata ma non certo indimenticabile, alla lunga questo album annoia e l’unico episodio che rimane in testa per un po’ è rappresentato dalla title-track. Diciamo che, estremizzando un po’ il concetto, un giovane alle prime armi che prova a scrivere qualcosa strimpellando accordi con la chitarra ed è capace di usare bene il computer potrebbe tirar fuori anche domani un disco così.

Certo, qui non siamo a livelli troppo amatoriali e ci troviamo comunque di fronte a un buon autore, che però dovrebbe, appunto, dedicarsi a questa professione, lasciando produzione, sistemazione degli arrangiamenti ed interpretazione ad altri. Sicuramente può avere un ruolo nella grande famiglia del music business, ma come cantante solista lo vedo estremamente debole e non in grado di conquistare un grosso mercato.