Rhyme - The Seed And The Sewage

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2012
Durata:non disponibile
Etichetta:Scarlet Records

Tracklist

  1. MANIMAL
  2. THE HANGMAN
  3. BLIND DOG
  4. SLAYER TO THE SYSTEM
  5. FAIRYTOPIA
  6. PARTY RIGHT
  7. BRAND NEW JESUS
  8. WORLD UNDERGROUND
  9. NEVERMORE
  10. VICTIM OF DOWNTURN
  11. WRONG

Line up

  • Gabriele Gozzi: vocals
  • Matteo Magni: guitars
  • Riccardo Canato: bass
  • Vinny Brando: drums

Voto medio utenti

E’ successo ancora: in questi giorni ho buttato giù una manciata di dischi di band straniere, che non hanno fatto altro che accrescere la noia e togliere inutilmente qualche settimana di vita ai miei timpani. E poi, la luce: arriva una band italiana e riporta la pace nel mio animo. Non si tratta di nazionalismo, però, badate bene: si tratta come sempre del fatto di avere tra i nostri confini tante band che danno la paga (e uso il termine paga perché sono un signore) a ben più blasonati gruppi stranieri.

Questi ragazzi meritano di avere un contratto con la Scarlet, meritano di crescere e di trovare successo, perché un album così non si scrive per caso. Bastano i primi secondi dell’opener a convincere: lo senti subito quanto talento, quanta preparazione e quanta determinazione c’è. Uno stile decisamente vicino a quanto di buono è stato fatto nel mondo hard rock e metal a partire dagli anni ’90, riff carichi di groove, vocalità sporca, graffiata e dannatamente efficace. L’attenzione per la melodia è sempre presente e regna soprattutto nei refrain, dove la band riesce sempre a risultare efficace con soluzioni ben poco innovative ma davvero riuscite. I brani scorrono veloci, uno dopo l’altro, mostrando un certo gusto per qualche inserto sperimentale, una vena grunge decisamente piacevole e anche un po’ di sana voglia di picchiare. Soprattutto, però, quello che salta all’orecchio è che siamo di fronte a un gruppo con una personalità forte: una volta capito il mondo dei Rhyme, puoi identificare con tranquillità una loro canzone. Avere un marchio di fabbrica riconoscibile, per far bene nel mondo della musica, non è importante, ma fondamentale.

Quindi bravi Rhyme, avanti così! E voi, che leggete, non siete ancora andati a cercarli? Forza!
Recensione a cura di Alessandro Quero

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