Copertina 6,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2002
Durata:52 min.
Etichetta:Massacre
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. SHED NO TEARS
  2. I WILL RISE
  3. NOW AND FOREVER
  4. SLEEP
  5. TOUCH THE SKY
  6. HOUNDS OF HELL
  7. TWILIGHT OF MY MIND
  8. HOLY GROUND
  9. CURSE OF PHARAOH
  10. LAND OF FORGOTTEN DREAMS
  11. BURN IN HELL

Line up

  • Apollo: vocals
  • Stefan Berg: guitars
  • Jan Larsson: keyboards
  • Jonas Edström: bass
  • Ola Grönlund: drums

Voto medio utenti

Per quanto il power di stampo neoclassico sia stato parecchio inflazionato negli ultimi anni e il più delle volte da band assolutamente scadenti (e qui i nomi si sprecherebbero), stesso discorso non può essere fatto per il debut album di questi svedesi Meduza, autori di un disco all'altezza del genere.
Pur trattandosi di un esordio, va detto che il quintetto di Pilea non è certo alle prime armi, vantando esperienze più che decennali in ambito musicale, qui messe degnamente all'opera.
Certo niente di nuovo, in un genere dove ormai sembra sia già stato scritto tutto, o quasi, ma almeno in questo caso non si tratta dell'ennesima scimmiottata di sonorità tanto care a Malmsteen prima e agli Stratovarius poi. Now And Forever, pur nella sua banalità, riesce a farsi apprezzare e brani quali l'opener "Shed No Tears" o la title-track sono dei veri e propri classici di power metal melodico, dotati di una certa freschezza e personalità, grazie soprattutto al cantato di Apollo (già singer nei Majestic) e al buon lavoro della chitarra di Stefan Berg (fondatore della band).
Tra spediti up tempo, sostenuti dalla potente sezione ritmica, e mielosi lenti quali "Sleep", l'ascolto risulta sempre gradevole anche se i riferimenti alle già citate band o ai vari Symphony X e Majestic sono veramente molti e le strutture un po' semplicistiche e intuitive dei brani (categoricamente imperniate su un uso forsennato della minore armonica) rendono a tratti riduttivo e ripetitivo il lavoro della band.
Anche gli ampollosi e barocchi refrain di una "Hounds Of Hell" non contribuiscono certo a spezzare questa sensazione di già sentito (più e più volte…) che caratterizza il comunque valido ascolto di Now And Forever.
Immagine e tematiche (per non parlare del monicker) sono poi la definitiva dichiarazione di intenti di una band che, se uscita qualche anno fa, sarebbe sicuramente stata in grado di far parlare molto e bene di sé.
In un mercato saturo di prodotti del genere, i Meduza nel 2002 risultano essere una band quasi anacronistica, consigliata solo agli irriducibili fan di Malmsteen (dal quale ormai sembra non doversi aspettare più niente di buono) e agli amanti del power neoclassico e barocco, gli altri passino pure oltre.
Recensione a cura di Marco 'Mark' Negonda

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.