Copertina SV

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2012
Durata:40 min.
Etichetta:Season of Mist
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. RISE OF THE PREDATOR
  2. THE LAST REVELATION
  3. PHOENIX RISING
  4. I AM THE WARGOD (ODE TO THE BATTLE SLAIN)
  5. THE ETERNAL GLORY OF WAR
  6. LONE WOLF WINTER
  7. RIDE THE SOLAR WINDS
  8. THE BIRTH OF TRAGEDY

Line up

  • K.K. Warslut: vocals, guitars
  • Shrapnel: guitars
  • Bullet Eater: bass
  • Deceiver: drums

Voto medio utenti

A che serve una ristampa a 12 anni di distanza quando il disco in questione uscì originariamente per la stessa label che lo reimmette adesso sul mercato? E, sempre più ispirati dalla figura di Antonio Lubrano, a che pro se la copia originale si trova ancora sul mercato con buona disponibilità? Ed infine perchè tutto ciò dato che questa ristampa non presenta nulla in più rispetto all'edizione del 2000?

La domanda sorge spontanea.
Ci aggiungerei personalmente il fatto che i Destroyer 666 sebbene non siano da buttare non è che abbiano avuto poi questo gran seguito nell'arco della loro carriera, nemmeno all'inizio quando il P2P non era ancora una minaccia per le vendite delle bands e per il music business in generale.

Alla luce di tutto questo la ristampa di "Phoenix Rising" ci pare alquanto strana, se non preoccupante per le sorti della label francese Season of Mist, che con questa mossa pare più raschiare il fondo del proprio barile/catalogo più che dare una rinfocolata alla discografia della band australiana (ora olandese), a secco con un full length da ormai più di tre anni.

La formazione di K.K. Warslut, per chi non lo sapesse, è da sempre alle prese con un mix di blackdeaththrash metal, molto grezzo ed aggressivo, in pieno stile anni '80, che punta tutto sull'impatto e la velocità e che in alcuni casi riesce anche ad essere stimolante: in effetti stiamo parlando probabilmente del migliore disco mai partorito dai Distruttori Diabolici, perlomeno insieme al successivo "Cold Steel... For an Iron Age", quindi se vi interessa il genere e trovate questa ristampa a low price beh potete farci anche un pensierino: la loro porca musica la sanno suonare senza alcun problema e con qualche sprazzo, inaspettato, di genialità, come i vecchissimi Ancient Rites (anch'essi olandesi) di "The Diabolic Serenades".
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli
MEGA DISCONE

Certo, ristampare un disco ancora trovabile sul mercato senza aggiungere nulla può essere un passo falso, ma il disco in questione è un capolavoro!!

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