Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2004
Durata:68 min.
Etichetta:Frontiers
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. CRY TOUGH
  2. RUN FROM THE THUNDER
  3. I'M ALWAYS HERE
  4. EMPIRES
  5. FIRST DAY OF LOVE
  6. HAVE MERCY
  7. JUST BEYOND THE CLOUDS
  8. A DREAM TOO FAR
  9. LOVE IS ALIVE
  10. NOVEMBER RAIN
  11. CALLING AMERICA
  12. KEEP IT EVERGREEN (BONUS)
  13. TOO HOT TO SLEEP (LIVE BONUS)
  14. BURNIG HEART (LIVE BONUS)
  15. REBEL SON (LIVE BONUS)

Line up

  • Jimi Jamison: vocals
  • Chris Adamson: guitars
  • Hal Butler: keyboards
  • Klay Shroedel: drums

Voto medio utenti

Ad 11 anni dall'ultimo cd dei Survivor ("Too Hot to Sleep"), Jamison cerca di ricreare quella magica atmosfera che fece il successo della band con "Eye of the Tiger" e "Burning Heart" (entrambi molto aiutati dal fatto di essere i brani trainanti di "Rocky 3" e "Rocky 4"), stavolta però deve fare a meno di un valido collaboratore come Jim Peterik (suo il fortunato progetto rivelazione AOR 2003 "Pride of Lions"). Il risultato è un discreto prodotto di AOR e melodic rock di discreta fattura che include un hit di successo ("I'm Always Here", soundtrack di "Baywatch", con tastiere molto stile Bruce Honsby), e la sola "Empires" scritta con i "Survivors" Sullivan e Peterik, una rock ballad melodica ed atmosferica che migliora ad ogni ascolto, (merito anche del contributo vocale di Lisa Frazier ed un Jamison al top della forma) i vecchi fans dei Survivor apprezzeranno molto il rock Usa di "First Day of Love", le chitarre dirompenti di "A Dream too far" ed il suo memorabile e corale refrain, con Jamison sempre più vicino vocalmente allo Steve Walsh (Kansas) del periodo "Power". "Just beyond the Clouds" è un'altra semi-ballad da accendini accesi e animi innamorati, "Love is Alive" si può considerare come un incidente di percorso, l'atmosfera ora calma ora hardeggiante di "November Rain" ci porta piacevolmente alla "narrativa", imperiosa ed altisonante "Calling America", con refrain corale ed anthemico che ti si stampa subito in testa. Il cd sarebbe finito qui, non fosse per l'aggiunta di una bonus in studio, "Keep It Evergreen" (dove si respira un'aria "foreigneriana" in chiave natalizia) e ben 3 live, "Too Hot to Sleep", "Burning Heart" (a quasi 20 anni di distanza non ha ancora perso il suo fascino di canzone rockeggiante e melodica di successo) e "Rebel Son". Un buon disco con pochi momenti deboli, ma che purtroppo perde valore se confrontato con altri "simili"quali Harem Scarem o Pride of Lions.
Recensione a cura di Carlo Viano

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