Electrocution - Inside The Unreal (20th anniversary ltd. edition)

Copertina 9

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2012
Durata:37 min.
Etichetta:GoreGoreCords

Tracklist

  1. PREMATURE BURIAL
  2. RISING OF INFECTION
  3. THEY DIED WITHOUT CROSSES
  4. GROWING INTO THE FLESH
  5. BODY’S DECAY
  6. GHOST OF PAST
  7. UNDER THE WINGS ONLY REMAINS
  8. BACK TO LEPROSY DEATH
  9. BEHIND THE TRUTH
  10. BELLS OF THE END

Line up

  • Luca Canali – Drums
  • Alex Guadagnoli – Guitars
  • Mick Montaguti – Voice
  • Max Canali - Bass

Voto medio utenti

Correva l'anno 1993.

Un giovane Graz, quasi maturando, comprava fanzines e riviste, ascoltava programmi metal alle radio romane (RIP grande Baffo con Metal Massacre, ma anche Brutal Noise del grande capo Cristiano Borchi, Metal Graffiti di Veleno, Visioni Underground con Marcello D'Urso, il Fuzz Fuzz a Overdrive...ce n'erano tantissime!), videoregistrava dalla TV ogni video di MagicTV che il martedì ed il venerdì dalle 21 alle 23 trasmettevano non stop tutti video metal con il grande Gianluca Belli (se non erro...mai più visto o saputo nulla di lui!) e anche sulle emittenti nazionali, precisamente su RadioRai1, c'era Rumore del grande Claudio Sorge che, udite udite, a suon di Malevolent Creation, Shub Niggurath, Brujeria e Dark Millennium sollazzava l'etere nazionale: da non crederci.

I locali romani, come il Circolo degli Artisti, ancora dietro Piazza Vittorio o il Frontiera in Via Aurelia pullulavano di eventi, specialmente nel sottobosco dell'estremo, death e black metal in primis: oltre ai grandi nomi europei e statunitensi la qualità e la diffusione dell'underground italiano erano ormai inarrestabili e si susseguivano concerti memorabili che rimarrano scolpiti per l'eternità nella memoria dei fortunati presenti: Sadist, Alligator, Detestor, Cenotaph (a dire la verità questo è da dimenticare...), Desecration, Insidia e tanti, tantissimi altri.

Tra tutte le grandissime formazioni di allora solo una, una solamente, non riuscii a vedere live tra tutte quelle che mi interessavano e che mi avevano sconvolto positivamente con un disco pazzesco: i bolognesi Electrocution con il loro "Inside the Unreal", un'opera che dopo 20 anni non ha perso un'oncia del proprio valore, ma che anzi si è arricchita ed impreziosita, come dell'ottimo vino invecchiato, e che oggi viene finalmente ristampata dalla GoreGoreCords per dare modo a tutti i vecchi aficionados ma anche ai giovani virgulti del marciume di possedere una gemma sì preziosa: una sfuriata death metal US style con una produzione logora quanto efferata, chitarre che brasano via brandelli di carne come fossero rasoiate, assoli fulminei e taglienti, una sezione ritmica devastante e per finire il growl bestiale di Mick Montaguti, anche alla chitarra, a suggellare il tutto.

Peccato che la band si sia auto-distrutta poco dopo, cambiando direzione, impelagandosi con roba alla Cynic, prima per dare luogo ai D-Form, troppo imborghesiti ed "improgghiti", poi quella storia di Guadagnoli nei Sepultura, poi gli Addiction96 mah!!!... tutte faccende che non hanno portato da nessuna parte, abbandonando e distruggendo con le proprie mani quella che poteva essere una carriera, certamente di nicchia, davvero luminosa.
Che peccato!

Ma ci rimane il fantastico "Inside the Unreal": ogni brano, ogni riff, ogni dettaglio, sin dal logo a dir poco esemplare per una band death metal, le foto, il look, la copertina!!! Ogni cosa che riguardi "Inside the Unreal" è un'icona del movimento, di quegli anni, di quel genere musicale tutto.

"Premature Burial", "Rising of Infection", "Growing Into the Flesh", "They Died Without Crosses", "Under the Wings Only Remains"... ma come si fa, qui vanno citate tutte e 10, non c'è un cedimento, non una banalità o incertezza: dieci capolavori dieci, come i dieci morsi del Cucciolone, uno dietro l'altro ed uno meglio dell'altro, sino alla conclusiva e leggendaria "Bells of the End" che sancisce in maniera definitiva e sempiterna questo disco come uno dei migliori episodi death mai scritti non in Italia, non in Europa, ma NEL MONDO e nella storia della musica.

AMEN.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 22 mag 2012 alle 22:57

Condivido ogni parola dei nostalgici...ma forse nn era allora ke era meglio, semplicemente eravamo più "entusiasti" di scoprire questo mondo e questa musica, anni dopo e migliaia di diski dopo forse ci siamo un po' imborghesiti e ci è venuta la puzza sotto il naso... e allora oggi tutto ci sembra peggiore (ma forse è solo diverso)...D'altronde la stessa cosa la potrebbero dire quelli ke hanno visto nascere Venom, Metallica, Celtic Frost....

Inserito il 22 mag 2012 alle 16:41

minchia sadus-anathema. io conservo ancora una meravigliosa cassetta che da un lato ha leprosy dei death e dall'altra un disco della mahavishnu orchestra

Inserito il 22 mag 2012 alle 15:50

Stavolta Grazioli mi inviti a nozze. Io ero uno di quelli che registrava su cassetta tutte le puntate di RadioRai con Claudio Sorge. Questi sull'etere nazionale iniziò con "UltraMegaMetal" per poi trasformarlo in "Rumore" ed ebbe il merito di sdoganare un sacco di roba che sulle riviste veniva ridicolizzata e ora è entrata nella storia. Grazie a Claudio Sorge ho conosciuto Entombed, Morbid Angel, Carcass (fin dagli inizi grind), Prong (Sorge era fissato), Slammer, Napalm Death praticamente tutto il catalogo Earache di inizio anni '90. Puro mito. Ovviamente, anche gli Electrocution, di cui Sorge passò in diretta Body's Decay che mi spinse ad acquistare il CD originale su Contempo (17enne all'epoca, anch'io potevo centellinare gli acquisti e mi trovavo a dover scegliere tra, che so, tra Sadus e Anathema, giusto per menzionare uno degli scontri dell'epoca. Ebbi poi la fortuna di vedere dal vivo sia Sorge che gli Electrocution al Rainbow di Milano, data di supporto ai Carcass (Heartwork tour). Sorge lo riconobbi dalla voce, era a fianco a me ;)

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