Dark Funeral - De Profundis Clamavi Ad Te Domine

Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2004
Durata:62 min.
Etichetta:Regain
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. INTRO
  2. THE ARRIVAL OF SATAN'S EMPIRE
  3. AN APPRENTICE OF SATAN
  4. THE DAWN NO MORE RISES
  5. THY LEGIONS COME
  6. HAIL MURDER
  7. GODDESS OF SODOMY
  8. THE SECRETS OF THE BLACK ARTS
  9. VOBISCUM SATHANAS
  10. SHADOWS OVER TRANSYLVANIA
  11. OPEN THE GATES
  12. INEFFABLE KINGS OF DARKNESS
  13. THUS I HAVE SPOKEN
  14. MY DARK DESIRES
  15. ARMAGEDDON FINALLY COMES

Line up

Non disponibile

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Eccolo qui, il gruppo black metal più sopravvalutato della storia (posizione condivisa alla pari con i connazionali Marduk): i Dark Funeral! Senza addentrarmi nei motivi che quasi quasi spingerebbero la musica dei nostri al di fuori del cosiddetto black, mi accingo ad ascoltare questo interessante live registrato in Cile. Dico interessante, perchè i Dark Funeral sono da sempre osannati come delle autentiche macchine da guerra dal vivo, e l'occasione di sentirli alle prese con un pubblico diciamo non-europeo sembra alquanto ghiotta per i detrattori come me del gruppo svedese. I ragazzi sudamericani rispondono molto bene al concerto, lasciandosi coinvolgere con i classici cori e slogan che ormai siamo sempre abituati ad ascoltare. In più qualche frase di ringraziamento pronunciata da Emperor Magus Caligula in spagnolo, non fa altro che infiammare una platea che probabilmente di questi concerti non è abituata a vederne moltissimi nel proprio paese. Insieme ai brani più recenti, trovano posto in scaletta autentici "classici" come "An Apprentice Of Satan", "The Secrets Of The Black Arts", "Vobiscum Satanas" e "My Dark Desires" dimostrando il lato più positivo (e anche più influenzato dai maestri Dissection) della band. In effetti questi cavalli da battaglia, sentiti uno di seguito all'altro, fanno tutt'altra impressione rispetto all'ascolto immerso nei rispettivi monotoni full-length, trasmettendo una carica e un'energia che mi ha mostrato in soli 62 minuti il senso di questa musica che finora avevo scarsamente considerato! Spettacolare la prova del batterista Matte Modin, costantemente sopra le righe per tutta la durata del live. Cos'altro aggiungere? Oltre a consigliare "De Profundis Clamavi Ad te Domine" ai die-hard-fans del gruppo svedese, in questo caso mi sento anche di invitare ad un ascolto i prevenuti come me che potrebbero trovare in questa prova dal vivo una ragione plausibile per spiegare il grande successo di questa band.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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