Copertina 5

Info

Anno di uscita:2012
Durata:46 min.
Etichetta:Century Media Records
Distribuzione:EMI

Tracklist

  1. TRIP THE DARKNESS
  2. AGAINST YOU
  3. KILL THE LIGHT
  4. GIVE ME SOMETHING MORE
  5. UPSIDEDOWN
  6. END OF TIME
  7. I DON'T BELIEVE IN TOMORROW
  8. INTOXICATED
  9. THE ARMY INSIDE
  10. LOSING MY RELIGION
  11. FIRE
  12. MY SPIRIT

Line up

  • Cristina Scabbia: vocals
  • Andrea Ferro: vocals
  • Cristiano Migliore: guitars
  • Marco Biazzi: guitars
  • Marco Coti Zelati: bass, keyboards
  • Cristiano Mozzati: drums

Voto medio utenti

''Follow me, follow me as I trip the darkness one more time. Follow me, follow me I awake from madness, just in time''.... Bentornati con un ritornello che per un po' si pianterà in testa, Lacuna Coil!
A distanza di pochi anni dallo ''Shallow album'' la band tutta italiana torna con un nuovo lavoro dal titolo ''Dark Adrenaline'', del quale si parla ormai da molti mesi.
Il disco in questione è stato presentato come l'equilibrio perfetto tra i vecchi e nuovi lavori, un palese richiamo al passato per quanto riguarda le sonorità oscure - illudendoci un tantino - e questo è ciò che la band tenta di fare dal momento del grande successo, quando la scelta di evolvere il proprio sound gli ha portati a fare delle ulteriori scelte stilistiche orientate verso un rock melodico, che non dispiace assolutamente; però ai Lacuna Coil sembra mancare l'elemento dark, oscuro, della loro musica di inizio carriera ed è così che prende vita ''Dark Adrenaline'', con lo scopo di proporre un sound equilibrato, stabile e soprattutto dei brani diretti rispetto a quelli sfoggiati fino ad ora che risultavano ancora il frutto di una ricerca incompleta.
Purtroppo i Lacuna Coil hanno fatto il passo più lungo della gamba partendo subito in quarta e il risultato è un lavoro forzato, non spontaneo; della serie: ''Dark Adrenaline'', quindi i toni saranno oscuri, le melodie più pesanti e i vestiti rigorosamente neri!
Questo disco possiede, però, dei particolari punti di forza sui quali può far leva: a partire dalla produzione, che risulta assolutamente curata nei minimi dettagli, si passa a tutto quello che è lo sfondo, ovvero l'artwork, il nuovo look della band, ecc... Tutto studiato a tavolino!
''Dark Adrenaline'', dunque, passa tra alti e bassi dall'essere un disco piacevole da ascoltare, soprattutto quando propone brani come ''Intoxicated'', ''Kill The Light'' oppure ''The Army Inside'' – ''Trip The Darkness'' non fa più testo in quanto stra ascoltata ed essendo un pezzo banale dopo un po' stanca – al diventare completamente insopportabile, come ad esempio nel caso della cover R.E.M, dove la voce di Ferro risulta stranamente piacevole rispetto a quella femminile.
Un richiamo al passato è sicuramente ''My Spirit'', certamente scritta sullo stampo di ''Senzafine''; purtroppo la voce femminile, decisamente più matura rispetto agli esordi, non riesce a recuperare proprio quella profondità che aveva un tempo e torna così l'inevitabile sensazione di ''effetto forzato'' che si vuole conferire al pezzo.
''Upsidedown'' parte bene, con riff duri e linea vocale piacevole; si tratta di un brano semplice, in pieno stile Lacuna Coil che non dispiace e la stessa cosa vale per la bonus track ''Soul Inmate'', che se fosse stata cantata solo dalla voce femminile sarebbe risultata più bella.
Molto carini e di grande effetto sono i giochi fatti sulla voce della Scabbia, che la rendono meno nasale e più ''stregata'', se così può essere definita (prendiamo ad esempio la linea vocale di Intoxicated); completamente sottotono Andrea Ferro, che si presenta in questo disco totalmente fuori forma, opponendosi alla grinta data dalla sua collega.
Dunque, concludendo, possiamo affermare che ''Dark Adrenaline'' oscilla di continuo fra alti e bassi, risultando così un disco instabile e mediocre, nonostante la smisurata pubblicità facesse pensare l'esatto contrario; quindi è bene precisare che se qualcuno di voi aspettava il ritorno dei grandi brani di un tempo come ''Hyperfast'', ''Cold'' ''Veins Of Glass'', ecc... si trova completamente fuori strada, anche perchè questi pezzi se riproposti oggi, non hanno comunque la stessa forza di allora in quanto i Lacuna Coil sono andati oltre quello che erano una volta, lungo la strada del non ritorno, nel senso che il sound si è evoluto in maniera da aprire la loro musica ad un pubblico più ampio ed ora tutto quello che propongono viene impostato su questa scia – per questo i pezzi degli ultimi anni si somigliano un po' tutti.
Allo stesso tempo non ci sono dubbi sul fatto che questo risulterà un ottimo lavoro da proporre live, in quanto i pezzi si prestano particolarmente all'occasione e come ben sappiamo i Lacuna Coil, oltre a risultare particolarmente grintosi, riescono a comunicare meglio sul palco che in studio.
Recensione a cura di Ambra Bucci

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 03 feb 2012 alle 05:07

Nn capisco assolutamente il giudizio negativo su quest'album, nn sarà un capolavoro assoluto, ma si lascia ascoltare molto volentieri e penso proprio ke gli appassionati del genere (di cui NON faccio parte) avranno di ke gioire...Unico eterno punto negativo dei Lacuna Coil è come sempre Andrea Ferro, per il bene del gruppo se ne dovrebbe andare perkè sbatterlo fuori sappiamo ke nn si puo'...

Inserito il 02 feb 2012 alle 11:46

Il disco piace anche a me, però bisogna dire che questi Lacuna Coil non sono nemmeno lontani parenti di quelli di Comalies o degli album precedenti. Ormai si sono trasformati in una band hard-rock all'americana, con qualche tastierina gothic per rendere tutto più dark e magari distinguersi un po' dalla massa, e a vedere i risultati di vendita hanno ragione loro...

Inserito il 01 feb 2012 alle 01:55

beh vorrei vedere che dopo due giorni ti abbia stufato...alla faccia della longevità :D

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