Copertina 4,5

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2012
Durata:50 min.
Etichetta:Lunatic Asylum Records

Tracklist

  1. HAPPY DEATHDAY, DEAR (INTRO)
  2. KILLING SORROW
  3. BLOODRED
  4. BE DARKNESS
  5. CRIMINAL OF LOVE
  6. THE DRUG
  7. PSYCHEDELIC LOVE
  8. DYING ON THE DANCE FLOOR
  9. AMANDA BLOOD
  10. EMBRACE THE DARK
  11. COMA SONG
  12. WATCH ME CRAWL BEHIND (BONUS TRACK)
  13. BLOODRED MANDRAGORA SCREAM REMIX (BONUS TRACK)

Line up

  • George Downloved: Vocals
  • Paul EviLЯose: Guitars
  • Daniel Aven: Guitars
  • Mary Mc Blood: Bass
  • St.Gas: Drums
  • Morgan Lecroix: Vocals on "Watch me crawl behind"

Voto medio utenti

Poco Gothic e soprattutto poco Metal, giusto per inquadrare cosa abbiamo per le mani.
“Happy Deathday”, secondo full-length dei SadDolls, non vi stupirà certamente per l’originalità; le tematiche trattate sono le solite: amore, morte, oscurità, sangue, ma fin qui tutto bene. E’ l’elaborazione a non essere delle migliori, sia a livello strumentale che delle lyrics, troppo ovvie e ripetitive.
Il disco tutto sommato inizia bene, buona la intro e anche “Killing sorrow” –che diventerà non a caso un singolo- è abbastanza convincente e completa. Poi arriva “Bloodred”, il primo dei singoli (scelta, a mio giudizio, non troppo azzeccata per presentare l’album), e i buoni propositi svaniscono; la musicalità diventa eccessivamente dipendente dall’elettronica e il ritmo allegro e incalzante di alcuni pezzi come “Amanda blood” stona decisamente. A peggiorare il tutto troviamo un paio di lenti (non c’è altro termine per definirli!) fin troppo noiosi e poco contestualizzati.
Non si può dire che sia andato storto proprio tutto: è di sicuro da apprezzare il tocco esperto dei Mandragora Scream, che con il loro remix riescono a dare un senso e un tono leggermente goth a “Bloodred”, e soprattutto interessante il canto a due voci di George Downloved con Morgan Lacroix in “Watch me crawl behind”, brano originariamente realizzato nel 2009, comunque il meglio riuscito. Ma questo non migliora più di tanto la valutazione generale.
I SadDolls mostrano per certi versi di avere grandi pretese e lo notiamo anche in alcuni stralci in cui Downloved tende a mettere a dura prova le sue capacità vocali (purtroppo il risultato non è stato dei migliori), pretese che però non sono riusciti a mettere in musica realizzando un album che, a causa di sonorità tendenti fortemente al pop, dubito avrà il successo da loro sperato. Forse che con un po’ di umiltà in più e di elettronica in meno sarebbe stato un lavoro decente.
Il gothic, anche nell’accezione love metal, è ben altra roba.
Non adatto a un pubblico adulto!
Recensione a cura di Salvatore Sanzio

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