Copertina 7

Info

Demo
Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2011
Durata:16 min.

Tracklist

  1. DILEMMA
  2. LIARS
  3. UNDER CONTROL

Line up

  • Daniel Abeysakera: Vocals
  • Marco Sensi: Guitars & Vocals
  • Daniele Sensi: Bass
  • Ravindra Della Bina: Drums
  • Daniele Benevieri: Guitars, Loops

Voto medio utenti

Chi mi conosce e chi mi legge, qui sulle pagine di Metal.it, sa che di solito quando mi arriva un demo, parto abbastanza diffidente...
E' da molto tempo che non sento idee, non sento ispirazioni serie, non sento originalità... ma FINALMENTE... qualcosa oggi è cambiato.
Beyond The Shade, una formazione che oltretutto viene da Assisi (tutto ci si può aspettare da un posto come Assisi tranne una band così), che mi ha colpito... e stavolta lo dico in senso positivo!
Il demo è un vero demo, nel senso che mi è arrivato con un A4 di presentazione con su poche -ma buone- righe e una copertina, stampati con una inkjet, un CD R della TDK con scritto tutto sopra a mano e nulla più.
Lo inserisco nel mio lettore, lo importo per comodità nella mia library e lo trasferisco per praticità nel mio iPod.
Mi "apparecchio" con i miei preziosi in-ear della Bose (lo dico perché suonano in modo divino, anzi se cercate un paio di ottimi in-ear ve li consiglio vivamente) e sfioro l'icona del play...
WOW!!!! Che sorpresa! MI piace!!! Si si mi piace.
Il lavoro è una demo molto autoprodotta, quindi non entro tanto nel contesto in cui è stato fatto, non mi concentro troppo sui suoni che, nonostante qualcosa (a parer mio) si possa migliorare, sono comunque ben impastati e mixati in modo veramente ottimo; mi concentro sulla esecuzione, sull'idea, sull'arrangiamento... che bello finalmente qualcuno che sa quello che fa.
Qui c'è l'idea, c'è la voglia, c'è anche quel po' di esperienza che da valore aggiunto al risultato finale.
Tutti i brani (tre per la precisione) sono validi, Dilemma, Liars e l'ultimo (il mio favorito) Under Control, fanno capire bene che l'intenzione c'è, l'estro artistico c'è e l'ispirazione c'è!
Si sentono le influenze dei Tool, dei Porcupine Tree e anche degli Opeth, ma è una delle rare volte che mi capita ci percepire queste influenze come ben fagocitate, masticate e digerite, in modo da tirare fuori non delle semplici citazioni, ma un sound originale vero e proprio che fa prendere forma al carattere della band.
Ragazzi... che dire... andate avanti così... perché qui la cosa potrebbe farsi seria! Complimentissimi!
Recensione a cura di Guido 'Sybelius' Zerbin

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