Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2004
Durata:61 min.
Etichetta:InsideOut Music
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. BRICKWORK PART I (LEAVING ENTROPIA A)
  2. BRICKWORK PART II (THIS HEART OF MINE)
  3. BRICKWORK PART III (SONG FOR THE INNOCENT)
  4. BRICKWORK PART IV (DESCEND I)
  5. BRICKWORK PART V (LEAVING ENTROPIA B)
  6. WINNING A WAR
  7. RECONCILIATION
  8. DRYAD OF THE WOODS
  9. OBLIVION OCEAN
  10. UNDERTOW
  11. CHAINSLING
  12. BRICKWORK PART VI (ASCEND I)
  13. BRICKWORK PART VII (ASCEND II)
  14. BRICKWORK PART VIII (SECOND LOVE)
  15. BRICKWORK PART IX (ASHES)
  16. BRICKWORK PART X (DESCEND II)

Line up

  • Daniel Gildenlow: vocals, guitars
  • Johan Hallgren: guitars, backing vocals
  • Kristoffer Gildenlow: bass, backing vocals
  • Johan Langell: drums, backing vocals
  • Fredrik Hermansson: keyboards

Voto medio utenti

Daniel Gildenlow è uno dei pochi genii musicali che la scena rock ci ha regalato negli ultimi anni. Un'artista dotato di una sensibilità musicale tale da rendere indimenticabile ogni singolo istante passato sul palco, un musicista che quando imbraccia la sua chitarra, non si limita a suonare. Parla al cuore dell'ascoltatore. Gli trasmette emozioni fortissime, investendolo con un vortice di emozioni che lo prende, lo scuote, lo consuma. Lo mette di fronte alle contraddizioni di questa società, alle difficoltà che il mondo ci riserva, alle piccole cose che spesso non siamo in grado di cogliere, ma che rendono questa vita unica. In questi otto anni di carriera i Pain of Salvation ci hanno regalato quattro album straordinari. E per un gruppo senza precedenti, anche l'uscita di un live album diventa motivo di grande interesse: non si tratta del solito concerto, ma di uno stupendo live acustico, registrato dalla formazione svedese il 12 Maggio 2003 (ecco spiegato il titolo) nella città natale di di Eskilstuna. Com'è nella tradizione dei Pain of Salvation, “12:5” è diviso in tre parti: in quella centrale vengono proposti per intero alcuni degli episodi più interessanti della discografia del gruppo (con una strepitosa versione di “Reconciliation”, quasi migliore di quella registrata in studio), mentre sotto il nome di “Brickwork” trovano spazio degli interessantissimi medley, arricchiti da alcuni splendidi passaggi strumentali scritti per l'occasione da Daniel. Le canzoni, rielaborate in versione unplugged, splendono di una nuova luce, permettendo all'ascoltatore di cogliere l'aspetto più naturale ed autentico della musica dei Pain of Salvation, grazie anche ad una registrazione diretta e priva di fronzoli. Impressiona la magistrale attenzione che il gruppo riserva ai cori, tanto curati da creare un'atmosfera unica, e ancora una volta Gildenlow si rivela un frontman carismatico e un singer straordinario, dotato di una versatilità e di una tecnica fuori dal comune, vero punto di forza di una formazione che stupisce anche per coesione, abilità strumentale e precisione. Questa release ha qualche difetto? A voler trovare il pelo nell'uovo, non mi spiego la scelta di non suonare alcun pezzo dello straordinario “One Hour by the Concrete Lake” (una “Pilgrim” o una “New Year's Eve” sarebbero state perfette), e alcune canzoni del disco, prive della loro atmosfera originale, rischiano di rivelarsi una delusione per più di un ascoltatore, ma è più una questione di gusti che altro. “12:5” è un live eccellente, un acquisto obbligato per ogni fan del gruppo e un buon punto di partenza per chi si fosse macchiato del (gravissimo) peccato di aver ignorato i Pain of Salvation fino ad oggi. Da avere, a tutti i costi!
Recensione a cura di Marco 'Lendar' Pessione
Stupendo!

Un capolavoro in punta di chitarra acustica, e che voci....

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 07 nov 2010 alle 10:21

Magnific-eloquente!

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