Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2011
Durata:non disponibile
Etichetta:Code666

Tracklist

  1. KAFKAESQUE
  2. SUNCORD
  3. PSYCHONAUTIC ODYSSEY
  4. GRAND NARCOTIC HARVEST
  5. ONCE FINITE
  6. CARNIVORA'S LAIR
  7. NECROSCOPE
  8. KRAANERG
  9. BLACK NERVE
  10. IN HEAVEN

Line up

  • Thyragon: Bass
  • Astrous: Vocals
  • Achilleas C.: Guitars
  • Dagwn: Guitars

Voto medio utenti

A voler essere schematici ad ogni costo si potrebbe dividere la musica Metal in due macrocategorie: coloro i quali si inseriscono nel solco di strade gia battute prima di loro e quelli che invece le strade le vogliono, se non proprio inventare, almeno percorrerle a modo loro.
Prendete i greci Aenaon, qui al loro debutto sulla lunga distanza, e capirete subito che stiamo parlando della seconda categoria.
Death e Black Metal che si amalgamano senza soluzione di continuità in un magma sonoro che fa della sperimentazione la sua raison d`etre. Attenzione però, con "Cendres et sang" non parliamo sicuramente di Avantgarde, come pure ho letto in giro, ma di un prodotto che non si accontenta solo di soluzioni precostituite o peggio di copiare qualcosa o qualcuno, non ci troviamo di fronte pertanto all`ennesima rappresentazione dello stesso spettacolo.
Ecco quindi che i musicisti coinvolti nel progetto Aenaon si dilettano nel passare da sfuriate Death a passaggi Epic Black metal di grande respiro, improvvisando qui e la soluzioni al limite del jazz (si senta a tal proposito l'accopiata intro/primo brano) o dell`ambient tout court. Certo il risultato finale non sempre risulta essere perfettamente messo a fuoco e qualche volta alcuni passaggi appaiono un tantino forzati, ma sicuramente "Cendres et sang" si lascia ascoltare volentieri ed è capace di irretirti col suo fascino ora sinistro ora violento, con la sua brutalità e il suo incedere schizofrenico che spesso sono in grado di lasciare l`ascoltatore spiazzato.
Volete qualche punto di riferimento per inquadrare meglio il gruppo greco? Immaginate il suono del black metal "moderno" dei Satyricon di "Rebel Extravaganza" o quello di gente come Khold, Thorns oppure le visioni sghembe dei Dodheimsgard degli ultimi lavori e mescolatele con partiture death/thrash taglienti come rasoi ed avrete una idea approssimativa del suono di questo lavoro.
Sicuramente i puristi di questo o quel genere rimarrano abbastanza indifferenti di fronte a questa proposta, ma tutti quelli che sono alla ricerca di modernità e di una buona dose di sperimentazione non dovrebbero lasciarsi sfuggire "Cendres et Sang".
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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