Siamo onesti.
Tranne poche eccezioni, in ambito black metal i progetti one man band si traducono spesso in porcate abissali. Monicker dietro i quali si nascondono misantropici e tristi individui più interessati a vendere i propri profili e la propria immagine piuttosto che musica di qualità, appesantiscono i cataloghi discografici come una piaga consolidata.
Fortunatamente il progetto Infestus (dentro al quale vive l’unica personalità di Andras) appartiene al gruppo delle eccezioni e non a quello della regola.
Il nuovo lavoro “E x | I s t” uscito, come il precedente, per l’attivissima Debemur Morti Productions, è un cd che merita davvero di girare sui lettori degli amanti del black metal più tradizionale e non è un prodotto destinato in breve tempo a diventare un sottobicchiere di plastica.
È davvero difficile credere che Andras sia il compositore unico, perché il songwriting di “E x | I s t” è articolato (anche se certi schemi vengono ripetuti con una certa frequenza) e frutto di attente riflessioni, segno che i tre anni di distanza col precedente lavoro non sono stati gettati al vento.
In strutture articolate si incastrano diverse aperture melodiche dalle tonalità inquiete e tristi (da non confondere col depressive) che si contrappongono e bilanciano le partiture più ruvide e spiccatamente black.
Il risultato finale, seppur non originalissimo, si fa molto apprezzare nella sua visione di insieme ed il minutaggio importante – oltre i cinquanta minuti – invita a più ascolti per essere apprezzato in pieno ma, a conti fatti, non scalfisce la buona impressione che rimane al termine dell’ascolto.
Bene ha visto la Debemur Morti nel dare ancora fiducia agli Infestus, ottima espressione di una scena underground, quella tedesca, mai parca nell’esprimere nuove ed interessanti entità in tutte le complesse sfaccettature del prisma black metal.
E bene farete voi nel dare una possibilità al progetto Infestus.