Copertina 7

Info

Anno di uscita:2011
Durata:57 min.

Tracklist

  1. BLACK FROST FALLOUT
  2. SERMON OF THE APOCALYPSE
  3. BURIAL LIGHT
  4. THE WOLF
  5. G.H.H.
  6. SERMON OF THE APOCALYPSE (2005 VERSION)
  7. THE SEA OF PERDITION
  8. UNTITLED, SECOND MOVEMENT (LIVE)
  9. BLACK FROST FALLOUT (LIVE)

Line up

  • Jamie Porter: vocals, guitar, noise
  • Greg Brown: vocals, guitar, noise
  • Steve Porter: drums

Voto medio utenti

Questo è un periodo nel quale si registrano parecchie uscite interessanti in ambito doom/sludge/drone. Una riguarda gli statunitensi Highgate, trio pesantissimo e adatto a chi ama i sapori forti.
Il presente disco è una sorta di raccolta, contenente la ristampa del demo omonimo (2006), due pezzi da quello precedente, due live ed un inedito, che però è soltanto un intermezzo parlato con sottofondo di tastiere. Niente a che vedere con la vera proposta del gruppo: sludge sporco, lento, brutale, unito a scampoli di metal estremo, il tutto coronato da voce maniacale e disturbante.
Uno stile che accomuna la formazione americana a nomi quali Eyehategod, Bongzilla, Burning Witch, Unearthly Trance e simili. Spesso i brani contengono sia cadenze tombali, mortifere, depravate, e sia un martellare frenetico di scuola death metal che, insieme alle urla sconnesse dei due chitarristi, crea una dualità di eccessi in grado di attirare diverse tipologie di fans. Prendiamo la title-track, per la prima metà dei suoi sette minuti è puro funeral doom, un martirio di potenza e staticità ossessionante, poi si trasforma in velenosa sfuriata black per lasciare infine spazio alle chitarre e dissolversi nei loro riff. Formula che si ripete altrove, ma con gli Highgate capaci sempre di variarne i contorni e le atmosfere, aggiungendo distorsioni acide, ipnotismi drone, hardcore, noise, ed un collante marcio e anfetaminico che rende il risultato ancora più torbido e sinistro.
Altro pezzo da brividi è “Burial light”, vera discesa nei tormenti degli inferi, in un contesto di assoluta malignità. Invece la coppia di episodi dal vivo rivela che la band offre versioni con alcune modifiche, come il maggior spazio concesso alle svisate lancinanti delle chitarre.
Un album pensato per i fans, che potranno recuperare del materiale interessante, ma anche per tutti gli appassionati delle proposte ibride come questo sludge/hardcore metal.

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