Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2011
Durata:37 min.
Etichetta:Cruze Del Sur

Tracklist

  1. MYSTERA
  2. SNOW LEOPARD
  3. THE STONE
  4. MAKE IT DARK
  5. WHITE SHADOW
  6. THE ONLY WAY
  7. TORTURE TORTURE
  8. BEYOND THE GATE

Line up

  • Johnny Aune: vocals
  • Scott Waldrop: guitars
  • Dave Boyd: guitars
  • Jim Hunter: bass
  • Mark Stauffer: drums

Voto medio utenti

Ho sempre avuto grandi aspettative nei confronti dei Twisted Tower Dire, ma questa formazione statunitense non ha mai dato le risposte che ci poteva aspettare.
Ora, l'ultimo arrivato, "Make It Dark" non è certo un capolavoro, ma perlomeno spazza via le nubi che si erano addensate sul precedente "Netherworlds", e si avvicina ai buoni risultati di "Crest of the Martyrs" e sopratutto di "The Isle of Hydra", che resta il loro album migliore.
Quello che non è affatto cambiato è l'approccio spiccatamente Heavy Metal che i Twisted Tower Dire hanno sempre messo in primo piano, sin dagli esordi a metà degli anni '90, certo non un periodo fortunato per il genere, e questo non può che ribadire la loro coerenza.
L'unica grande novità è così rappresentata dalla presenza di un nuovo cantante, Johnny Aune, subentrato a Tony Taylor (poi vittima nel 2010 di un incidente motociclistico) poco dopo la realizzazione di "Netherworlds", che con la voce tagliente e decisa non fa assolutamente rimpiangere il suo predecessore.
"Make It Dark" è un album fortemente influenzato dalla NWOBHM ("Snow Leopard", "White Shadow"...), sia dai suoi gruppi minori sia dagli immancabili Iron Maiden, dove sono ben in evidenza il basso pulsante di Jim Hunter (anche nei superbi While Heaven Wept) ed i twin guitarists Scott Waldrop e Dave Boyd.
Nessuna ballad, niente orchestrazioni o tastiere invadenti, solo lava fumante e saette metalliche, tutt'al più qualche concessione all'Hard Rock su "The Only Way" e "Torture Torture", mentre con la conclusiva "Beyond the Gate" i Twisted Tower Dire si avventurano in un contesto fortemente epico, oltre otto i minuti di durata per un'ottima canzone che, per quanto varia ed articolata, rimane sempre heavy...
...Metal!

Well, its a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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