Copertina SV

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2011
Durata:58 min.
Etichetta:Autoprodotto

Tracklist

  1. EMPTY
  2. V01D
  3. EREBUS
  4. ACHE
  5. JUNKY
  6. SPINE
  7. NULL
  8. VERMIN
  9. NIHIL
  10. NIL
  11. ANIGMATIZE (ARMOURED ANGEL COVER)
  12. NONE
  13. JUNKY (REMIX)
  14. NIHIL(REMIX)
  15. VERMIN (REMIX)
  16. EREBUS (REMIX)

Line up

  • Cain Cressall: vocals
  • Timothy Pope: synth/programming
  • Erik Miehs: guitar
  • Robin Stone: drums
  • Dan Quinlan: bass

Voto medio utenti

Gli australiani The Amenta sono vivi e ci tengono a farlo sapere al mondo intero, tramite questo Ep di lunghissima durata intitolato VO1D. Non è pubblicato da nessuna etichetta discografica, è interamente autoprodotto e può essere tranquillamente scaricato dal loro sito web. Ma cosa si nasconde al suo interno? Una nuova canzone, che è praticamente la title track, una serie di brani completamente registrati ex novo e provenienti dai primi due album più una serie di remix. Ovviamente la prima cosa su cui bisognerebbe concentrare l'attenzione è il nuovo pezzo, perchè potrebbe svelare la futura via stilistica della band, abbastanza diversa dal furioso Death Metal di matrice cibernetica con cui si erano fatti conoscere qualche anno fa. Adesso i The Amenta preferiscono rivestire la loro musica di atmosfere evocative e con un qualcosa di marziale, un po' come per i Samael. Sono praticamente sparite le accelerazioni tipiche del Death Metal, tutto si è "ammorbidito" nelle ritmiche, ma questo non sta a significare che il gruppo ci abbia perso in termini di pesantezza e ispirazione, forse si stanno soltanto trasformando in qualcosa di più sofisticato e personale. Il resto delle canzoni hanno sicuramente guadagnato qualcosa con la nuova veste, e la loro natura umana/meccanica è ben salda e messa in sicurezza. Oggettivamente li preferisco nella loro veste di band agguerrita e fredda, ecco perchè i remix non mi hanno lasciato particolarmente sorpreso, ma questo mi succede con i remix in generale. VO1D saprà calmare le attese dei fans, nella speranza che si sbrighino nel pubblicare il prossimo album, che sono sicuro, porterà qualche sostanziale cambiamento.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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