Copertina 5,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2011
Durata:44 min.

Tracklist

  1. DYING
  2. EVERYTIME I DREAM OF YOU
  3. EYE ON THE SKY
  4. HOW MANY MILES
  5. I AM THE NIGHT
  6. JESTER OF KINGS
  7. JUDAH (THE LION)
  8. PUPPET ON A STRING
  9. S.O.S
  10. HEADLESS CROSS

Line up

  • Jari Tiura: vocals
  • Pete Ahonen: guitar
  • Jukka Jokikokko: bass
  • Jussi Ontero: drums
  • Marco Sneck: keyboard

Voto medio utenti

Finlandesi, e metallari... quale miglior commistione? Dovrebbe “suonare” come una garanzia!
Il nome della band non brilla per originalità, Stargazery richiama abbastanza spurodatamente il nome di altri famosi prima di loro che adesso non starò qui a nominare... purtroppo al primo ascolto anche la musica non brilla per originalità.
Il vero problema, e dico la verità: mi è dispiaciuto un po', arriva negli ascolti successivi, dato che le sensazioni non sono cambiate.
Nel loro album “Eye On The Sky” (anche qui non fatemi dire che il titolo assomiglia ad un altro famoso titolo...) durante tutto il susseguirsi della tracklist, si respirano atmosfere già sentite e già abbondantemente collaudate.
Il sound si accomuna molto all'ormai conosciuto stile nordico, che fu (ed è ancora) degli Europe, tanto per fare un riferimento tangibile.
I ragazzi non sono certo di primo pelo, leggendo la biografia della band, si evince che è nata dalla fusione di elementi provenienti da band diverse che, probabilmente spinti dal desiderio comune di suonare un metal più “concreto” , si sono trovati e hanno dato vita al loro progetto.
Il suono è curato, l'esecuzione è chiara, netta e definita... ma c'é un ma... seppure il disco in se per se funziona, non ci sono elementi di spicco, cose che ti fanno dire “hei... questi spaccano” o cose del genere; la sensazione che ho avuto è quella di ascoltare un disco, fatto bene certo, ma senza quel qualcosa che te lo fa apprezzare.
Un po' come il giocatore che è bravo, gioca bene e fa tutto il possibile, ma non ha la stoffa vera per arrivare alla “major league”.
Gli Stargazery sono una band che fa un buona musica, rispettando i crismi e le regole del rock in pieno stile nordico, ma tra le loro note non si evince quella puntina di talento o di estro che li darebbe la possibilità di essere notati tra i tanti, e se devo dirla tutta non ho nemmeno notato un potenziale nascosto da coltivare e da far emergere.
In Eye On The Sky, sono contenute dieci tracce degne di tutto il rispetto che si deve a dei più che buoni musicisti, sono contenute dieci tracce suonate molto bene tecnicamente (anche se il mixaggio dei brani soffre di quella mancanza di estro e di talento di cui soffre la band) masono anche contenute dieci tracce che, con mio rammarico, non ti fanno sentire il calore, la passione, o il talento che può farti ricordare con piacere un buon album.
Raggiungerebbe, per me, una sufficienza (un po' stiracchiata) solo per via della ottima esecuzione e per la scelta del sound; purtroppo “Eye On The Sky” degli Stargazery è uno di quei dischi di cui viene spontaneo non curarsi più dopo averlo riposto sullo scaffale insieme agli altri, e questo è un fattore che ha portato la mia valutazione ad abbassarsi un pochino.
Recensione a cura di Guido 'Sybelius' Zerbin

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