Copertina 5

Info

Anno di uscita:2003
Durata:36 min.
Etichetta:Regain
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. THE INTRODUCTION TO WHAT IT IS
  2. DIMENSION ZERO
  3. IMMACULATE
  4. BLOOD ON THE STREETS
  5. INTO AND OUT OF SUBSISTENCE
  6. THE FINAL DESTINATION
  7. AMYGDALA
  8. KILLING MY SLEEP
  9. THIS LIGHT
  10. DI'I MINORES

Line up

  • J. Gotheberg: vocals
  • D. Antonsson: guitars
  • H. Nillson: drums
  • J. Stromblad: bass

Voto medio utenti

Onestamente comincio proprio ad averne abbastanza di un certo tipo di sonorità ultra inflazionate e non pochi sintomi di nervosismo mi colgono ogni qualvolta mi ritrovi tra le mani uscite death/thrash con quel tocco di melodia catchy che suonano tutte alla stessa maniera e incapaci di rinnovare un settore decisamente saturo da parecchio tempo ormai.
E non saranno certo la presenza di Jesper Stromblad (In Flames) ne quella di Jocke Gothberg (ex Marduk) a farmi cambiare opinione su questi Dimension Zero, conosciuti tra gli estimatori del genere per il precedente e ben accolto Silent Nigth Fever nel 2001.
This Is Hell è il nome del loro nuovo lavoro, come al solito suonato, prodotto e registrato in maniera più che dignitosa, come nel caso di quasi tutte le pubblicazioni dello stesso genere, così come ad accomunare questo lavoro con decine di altri che ultimamente mi è capitato di ascoltare, è l'assenza di ispirazione e personalità che accomuna le 10 tracce di un lavoro non dico inutile, ma quasi.
La breve durata di This is Hell è tutta incentrata sulla stessa scontata ricetta: tempi parecchio sostenuti, cantato growl/scream sparato in faccia all'ascoltatore, riff ben articolati ma per niente efficaci e le solite, a mio avviso insopportabili, linee melodiche, piatte e banali che infestano il 90% di band quali i Dimension Zero. In sostanza, difficile distinguere un brano dall'altro, in un caotico e monotematico susseguirsi di idee poco brillanti e non in grado di innalzare una band dalle buone potenzialità rispetto alla massa di quante altre navigano le stesse acque.
This Is Hell è in sostanza un disco stereotipo di quello che viene inteso comunemente death/thrash al giorno d'oggi, incapace di aggiungere un minimo di personalità e freschezza e che potrà risultare appetibile solo a chi ha scoperto questo genere solo nel corso degli ultimi anni.
Recensione a cura di Marco 'Mark' Negonda

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