Copertina 7

Info

Anno di uscita:2010
Durata:50 min.
Etichetta:Out Of Line
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. I WANT TO GO TO HELL
  2. WHERE WORDS FAILS, HATE SPEAKS
  3. 
FLESH TO LACERATE
  4. DOG EAT DOG
  5. HEY... IT'S ME
  6. 
BITE ME!
  7. LOST FATE
  8. 
KISS OF THE APOCALYPSE
  9. TWIST THE THORN
  10. 
TIEMPOS DE FURIA
  11. 
NOT HUMAN
  12. ALTERED STATES
  13. LOS ESPEJOS ROTOS

Line up

  • Erk Aicrag: vocals/
  • Racso Agroyam: synth/programming

Voto medio utenti

Toglietevi dalla testa l'immagine del Messico (e dei messicani medi) che lo vuole allegro, caldo e soprattutto assonnato. Se proprio non ci riuscite è il caso vi procuriate il nuovo album (l'ennesimo) degli Hocico, un duo storico per quanto riguarda il genere EBM/Industrial, quindi niente chitarroni o doppia cassa a manetta. Qui si sta parlando di Elettronica, o meglio, di uno suo sotto genere fra i più oscuri e potenti, adatto a tutti dancefloor "alternativi" che flirtano con la cultura Cyber/Dark/Gothic/Fetish e via discorrendo. Tiempos De Furia lo preannuncia il titolo stesso, è un monoblocco sintetico roccioso e penetrante. Gli Hocico non si limitano a pennellare l'ascoltatore con i soliti beat ritmici cafoni e tamarri, anzi, ci costruiscono sopra atmosfere oscure e macabre, sanno come utilizzare e plasmare a loro piacimento umori e sensazioni al limite con tutto l'immaginario da inferno urbano che in questo genere musicale è un po' alla base di tutto. Partendo dalla iniziale I Want To Go To Hell si capiscono subito le pericolose intenzioni degli Hocico; massacrare tutto e tutti, ma senza mai scadere nel pacchiano, questo è un aspetto che non bisogna mai mettere in secondo piano. Pur suonando un genere a tratti "estremo" non perdono mai di vista la ragione ed evitano quindi di lanciarsi in un continuo assalto a "cassa dritta", si cimentano anche con soluzioni più dilatate e meno aggressive, del resto in questo sono maestri. Ora diciamoci la verità: a molto metallari tutto questo piace malgrado l'assenza di chitarre e virtuosismi vari, quindi non vi tappate le orecchie a tutti i costi, e fatevi travolgere da l'onda synthetica.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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