Die So Fluid - The World Is Too Big For One Lifetime

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2010
Durata:60 min.
Etichetta:DR2 Records

Tracklist

  1. FIGURINE
  2. MERCURY
  3. STORM
  4. THE WORLD IS TOO BIG FOR ONE LIFETIME
  5. HEARTS ARE HOLLOW
  6. RAVEN
  7. THEMIS
  8. HOW VAMPIRES KISS
  9. IF WISHES WERE BULLETS
  10. WHAT A HEART IS FOR
  11. SOUND IN COLOUR

Line up

  • Grog: vocals, bass
  • Mr Drew: guitar
  • Al Fletcher: drums

Voto medio utenti

Un bel rock... un rock che non si sente tanto in giro, originale (che di questi tempi è una dote sempre più rara), accattivante, energico, non troppo duro e anche, doveroso dirlo inglese ma non troppo.
I Die So Fluid sono un trio (altra peculiarità abbastanza rara se si parla di musica buona): batteria, chitarra e bassista cantante, l'accoppiata di armonia e melodia eseguite da una sola persona mi ha sempre appassionato, se poi la persona in questione è anche donna allora la rarità cresce esponenzialmente e il fascino schizza alle stelle.
Idee ben chiare sia sulla musica che sui testi, i Die So Fluid, sfruttano appieno le influenze ricevute da band come Deftones, Cure, Hole, Black Sabbath, Motorhead, conditi con un sound intenso scuro e potente quel tanto che basta come fecero gli indimenticabili Led Zeppelin ma anche cantautori come Jeff Buckley e PJ Harvey.
L'album, il terzo dopo un paio di EP e svariati singoli, scorre molto bene... inglesi ma non troppo, si presentano con sound bello deciso, registrato senza troppi fronzoli, senza troppo editing e senza troppo “make-up” mixato da sapienti orecchie pratiche del genere e finalizzato da un mastering tipicamente inglese e di ottima qualità... all'insegna di una onestà musicale che non siamo quasi più abituati ad ascoltare.
Figurine, brano di apertura dell'album il cui titolo è praticamente filosofia (il mondo è troppo grande per una sola vita), mette subito le cose in chiaro, sembra addirittura dire: noi siamo tosti e adesso vi facciamo sentire quello di cui siamo capaci; cosa per altro confermata dalla traccia numero 6 Raven, che ricordando un sound alla “Tool” non ti lascia scampo.
Molto bella anche Themis, blues ruvido ma allo stesso tempo dolce, da sembrare quasi un brano dei Led Zeppelin con un rinnovato vigore di gioventù.
Molti hanno tentato di propinarci un rock che potesse essere anche dark ma con uno spirito punk... pochi ci sono riusciti, i Die So fluid si!
Tenete d'occhio questa band nei circuiti indipendenti, perché sicuramente potranno “dirci” altre belle cose.
Recensione a cura di Guido 'Sybelius' Zerbin

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