Ero rimasto favorevolmente colpito dal precedente Promo 2009 dei capitolini Ade, ed è quindi con estremo piacere che mi accingo a recensire il primo disco sulla lunga distanza intitolato Proemivm Sangvine, un nome che già nella fonetica rimanda ad un più ampio concept lirico che si trasforma in seguito in una vera e propria attitudine. Se i Nile hanno portato il Death Metal nella cultura Egizia (o forse è il contrario), gli Ade portano tutto il bagaglio Romano e del suo storico Impero all'interno di un discorso musicale estremo e brutale, eppure mai caotico o fine a se stesso. Tralasciando per un momento il lato puramente Death Metal della faccenda è il caso di sottolineare l'interessante lavoro svolto con gli strumenti tradizionali, ovviamente acustici, e pregni di atmosfere e sensazioni che rimandano ad un'epoca molto lontana che siamo abituati a rivivere, o quanto meno immaginare, soltanto grazie ai libri di storia. Quando questi elementi si uniscono alla furia del Death Metal gli Ade si trasformano in un blocco di cemento armato che schiaccia qualsiasi cosa, e poco importa se non sono propriamente il massimo in fatto di originalità, anzi, è molto forte la lezione dei Nile periodo In Their Darkened Shrines. Bello anche tutto il lavoro che è stato fatto nei riguardi della grafica, che oltre ai classici rimandi alla cultura Romana si fa manifesto di tonalità belliche con tutto quell'insieme di colori accesi tendenti al rosso. Tecnicamente nulla da dire, sono tutti ottimi musicisti che conoscono la loro materia, sanno come plasmarla e renderla efficace, e questa sicurezza negli Ade è possibile toccarla con mano soprattutto durante i loro concerti, dove si può testimoniare in tutta fedeltà la loro bontà artistica. Forse gli Ex Deo non volendo hanno aperto le porte a un qualcosa di più grande, ma va riconosciuto alla band capitolina che queste cose le fa da molto prima, e pure con un trasporto maggiore, del resto ci sono nati nell'Impero.