Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2010
Durata:non disponibile
Etichetta:AFM Records

Tracklist

  1. ADDICTED TO METAL (FEAT. UDO DIRKSCHNEIDER)
  2. RUN FOR YOUR LIFE
  3. SUPERSONIC KILLER
  4. HIGH ENOUGH
  5. LOVE ME HATE ME
  6. HYSTERIA
  7. ALL AGAINST ALL
  8. IN THE NAME OF THE IRON FIST
  9. ASSASSINS OF LOVE
  10. WHY CAN'T YOU HEAR ME
  11. WE WANT MORE
  12. METAL NATION

Line up

  • Hannes: vocals
  • Andi: drums
  • Steffen: bass
  • Ande: guitars
  • Jim: guitars

Voto medio utenti

Il titolo dell’album già dovrebbe farvi capire dove andiamo a parare: heavy metal classico e puro, che ripercorre passo per passo (senza spostarsi nemmeno di una misera virgola) la strada già ampiamente segnata dai padri del genere, con una spruzzata di rigidità ritmica e di amore per le parti corali tipici delle band tedesche.

Si parte con la title-track, un inno metal che vede la partecipazione di Udo alla voce: compatta e possente, è una potenziale sassata in sede live. La cavalcata epica di Run For Your Life introduce alla migliore canzone del disco: Supersonic Killer, graffiante song in pieno stile Judas Priest, davvero ben fatta. La cover dei Damned Yankees High Enough poteva essere tranquillamente evitata, così come la successiva Love Me Hate Me, carina ma troppo hard rock per essere giustificata in un album di questo tipo. La paura di veder sfumare nella confusione il disco passa subito grazie ad Hysteria, dove la band torna su sonorità più consone al proprio stile. C’è anche spazio per un po’ di melodie epiche in All Against All e Assassins Of Love, intervallate dall’altalenante e un po’ noiosa In The Name Of The Iron Fist. Bella invece la tripletta finale, con la power ballad Why Can’t You Hear Me, l’aggressiva We Want More (molto vicina a sonorità power) e l’ennesimo inno al metal di Metal Nation.

Un disco piacevole, spesso con vette che superano gli ultimi lavori di band ben più blasonate. La band è preparata, le canzoni sono buone e la registrazione è di grande qualità. Tuttavia, l’album poteva essere migliorato levando di mezzo 2-3 pezzi non proprio efficaci e puntando maggiormente sulle canzoni più classiche. Piacerà di sicuro ai nostalgici, ai defender incalliti e ai grandi fan del metal crucco. Per gli altri, forse, non è il caso di procedere all’acquisto. Discreto come debut album, ma in futuro ci sarà da lavorare!
Recensione a cura di Alessandro Quero

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