Nuova fatica per il chitarrista francese Cyril Achard, una produzione completamente strumentale dal titolo “Violencia”, cd incentrato sul rockprog classico privo di accorgimenti effimeri e che bada esclusivamente alla sostanza.
Ad accompagnare il talentuoso musicista troviamo al basso Franck Hermanny e il batterista Eric Lebailly (entrambi membri degli Adagio). Inizio dirompente con l'opener "Brutalize", ritmi incalzanti e passaggi ritmici di qualità, ingredienti che con "Saint Hetfield" troviamo ancor più esaltati grazie all'ottima versatilità e amalgama di una formazione ben assortita. "All Or Nothing" evidenzia connotati jazz-fusion, con sfaccettature ben sviluppate ricche di melodia e squisita tecnica. Toni meno accentuati ma sempre ben distribuiti, con l'avvolgente "I'ts a Gloomy Day", motivo che esalta le eccelse qualità di un artista che riesce a muoversi con assoluta abilità attraverso molteplici stili e differenti situazioni musicali. "Violencia" offre un ulteriore conferma della tecnica in possesso di Cyril Achard, sempre in grado di esaltare una sei corde, a volte vicina al grande Satriani, offrendo riff di strabiliante dinamicità e vivacità, in grado di passare trasversalmente da atmosfere dure a situazioni delicate come nel caso della successiva "Sweet and Furious", pezzo che rappresenta appieno le molteplici anime di un artista decisamente preparato e padrone della situazione. Briosa la ritmata "Strong Hearted", traccia che lascia il segno e decisamente rivolta agli amanti dello strumento, tecnica in primo piano e ottimo lavoro al basso.
"I Don't Believe", chiude in maniera convincente un lavoro che non cade mai nella banalità, regalando momenti di assoluto interesse e riuscendo a fare breccia in maniera del tutto naturale, un chitarrista che ha qualcosa da dire e che grazie a "Violencia" lo fa con grande mestiere manifestando gusto e attitudine.