Rock and roll sporco e senza fronzoli: questa è da sempre la proposta dei
V8 Wankers, che tornano sul mercato con un album come sempre accompagnato da un’inquietante copertina (sì, ci vedete bene, quello che esce da “lì” è proprio una coda di volpe...). Un disco senza troppe pretese, dominato da un sound essenziale, che può essere accostato a certe produzioni Motorhead, con qualche sfumatura che arriva perfino al punk rock più veloce.
L’album scorre via così, tra canzoni prepotenti e velocissime, che quasi mai superano i tre minuti di durata. Particolarmente riuscita, a mio parere, la parte centrale del disco (dalla quarta alla sesta traccia), dove il rock della band diventa più classico, con riffoni alla Ac/Dc, granitici e trascinanti: sicuramente qui il livello sale parecchio e più pezzi così ispirati avrebbero aggiunto valore a tutto il lavoro.
Alla fine, ciò che rimane nelle orecchie è un album un po’ monotono e senza sussulti, ma sicuramente non da buttare via. Se non chiedete altro che un pretesto per fare un po’ di casino, questo è il disco che fa per voi!
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