Copertina 6

Info

Demo
Anno di uscita:2009
Durata:16 min.

Tracklist

  1. A LOT OF TIME
  2. LOSE
  3. JUSTINE
  4. ABNORMAL WAVE

Line up

  • Ryan "®" Ronson: vocals, guitar
  • Marco “Wolly” Colombari: bass
  • Silvio “Tiero” Colombari: drums

Voto medio utenti

I Rapists amano la sincerità, e non solo perché intitolano il loro primo lavoro dimostrativo “The woody demo” e poi lo avvolgono davvero in una singolare confezione fatta di legno ed alcantara (con tanto di didascalie pirografate, realizzata completamente in maniera artigianale, in numero di copie limitato … complimenti per l’impegno e il gradevole risultato, ragazzi!), ma anche e soprattutto perché non nascondono la loro passione per Nirvana, Pearl Jam, Alice In Chains e per il grunge in generale (a volte mi hanno ricordato anche formazioni appartenenti alla “seconda generazione” del settore come i Bush) e la liberano senza falsi “pudori” in un quattro tracce (a cui si aggiunge un’efficace sezione multimediale, con il video di “A lot of time”), per l’appunto, fortemente debitore nei confronti dei maestri dell’hard rock moderno e della loro controversa scena d’appartenenza.
Attenzione, però, a non fermarsi alle apparenze, poiché anche se tale “passivo” è indiscutibile, c’è talmente tanta dedizione in questi sedici minuti di musica da rendere l’intera operazione credibile, lontana da calcoli “mercantili” (tra l’altro, volendo seguire tale approccio, si potevano scegliere generi più trendy!) e figlia di un’attitudine sicuramente genuina.
E poi, la cosa più importante … essere capaci, anche all’interno di una codifica così palese, di scrivere pezzi piacevoli, alimentati da discreta forza espressiva, impeto e da linee melodiche incisive, per un prodotto certamente immaturo e tuttavia rivelante un buon gusto complessivo piuttosto significativo, in cui pure la componente di retaggio squisitamente “metallico” viene gestita con dovizia (sentite le chitarre di “Lose” e l’intrigante struttura minacciosa di “Abnormal wave”!) e dove i richiami più sfrontati al Seattle sound (i Nirvana di “A lot of time” e “Justine”) non appaiono comunque mai molesti ed eccessivamente “costruiti”.
Insomma, ho proprio l’idea che questi ragazzi della zona di Lecco, tutto sommato, abbiano dei “numeri” e penso che nutrire maggiori ambizioni dal punto di vista espressivo possa essere la strada giusta a metterli veramente in mostra.
Ecco perché mi auguro che la crisi (definita “seria”, sulla bio allegata al demo) attraversata dalla band possa essere superata … continuate a “crederci” … io, per quanto può servire, faccio il tifo per i Rapists.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.