Copertina 7

Info

Anno di uscita:2009
Durata:55 min.
Etichetta:Progrock Records

Tracklist

  1. NEW UNIVERSE
  2. RESCUE AND RESURRECTION
  3. CRANIAL IMPLANT
  4. INTO THE DARK
  5. SIREN’S SONG/BLACK HOLE
  6. TERRAFORMING
  7. BEYOND THESE WALLS YOU ARE NOT MY MASTER

Line up

  • Carl Westholm: piano
  • Jan Hellman: bass
  • Cia Backman: vocals
  • Nils Erikson: vocals, keyboard
  • Aivin Tronstad: vocals, guitars
  • Lars Skjöld: drums

Voto medio utenti

Ambientazioni futuristico-spaziali e viaggi siderali sono gli ingredienti cardine del nuovo lavoro del gruppo scandinavo Jupiter Society, un gruppo che attraverso sonorità rock-metal new prog si ritaglia un spazio importante nel panorama musicale europeo.
Grande inizio con l'opener "New Universe", pezzo infarcito di sonorità fantasiose e ricco di originalissime melodie che ruotano attorno ad un uso delle tastiere superbo ed emozionante. "Rescue And Resurrection" ci porta lontano con la mente, atmosfere bellissime che trasportano nell'iper spazio grazie a soluzioni melodiche d'effetto grazie all'abilità di Carl Westholm (Carptree), capace di sviluppare con squisita abilità, ritmi e situazioni musicali fantastiche. Con "Cranal Implant" le atmosfere non si discostano molto dal contesto dell'album, attestandosi su ritmiche sempre cadenzate e ricche di trasporto, ottimo il riff di chitarra e notevoli sviluppi ritmici sempre in grado di imporsi positivamente. "Into The Dark" con le sue cupe ambientazioni, ci offre momenti che spaziano dal teatrale al drammatico, grande intensità per un brano assolutamente originale, temi sviluppati anche nella successiva "Siren's Song/Black Hole", condita di ottimi passaggi musicali e dalla cadenza lenta e suggestiva. "Terraforming" ripropone un sound più rock/prog con un crescendo di indiscussa fattura esaltando le qualità di Carl Westholm, un musicista visionario e innovativo.
A chiudere l'album la trascinante "Beyond These Wall You Are Not My Master", strutturata con grande cura e in grado di trasportare in mondi lontani grazie ad arrangiamenti squisiti densi di melodie che catturano l'ascoltatore fino a trasportalo in mondi lontani. “Terraform” rappresenta la giusta evoluzione di un lavoro ben congeniato che si avvale di musicisti di prim'ordine come Mats Leven (Malmsteen, Krux), Marcus Jidell (Royal Hunt) e Leif Edling (Candlemass), a conferma di un progetto valido e convincente.
Recensione a cura di Carmelo 'Lino’64' Nazzaro

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