La passione per Robin Vagh per Deeep Purple, Led Zeppelin, Black Sabbath, lo portò a suonare la chitarra e a formare già negli anni '80 i Future Zone. Questo nuovo progetto, che porta il suo cognome, nasce nel 2000 con l'intento di procurare maggiori spazi ed importanza tra i media svedesi, al classic rock e all'AOR. Le registrazioni di "Sands Of Time" cominciano nel 2001 e ora finalmente abbiamo tra le mani un prodotto che differisce dal marasma power melodic speed che arriva copioso e a getto continuo dal Nord Europa. Questo è un tuffo piacevole negli anni '80, quando NWOBHM, AOR e Melodic Rock arrivavano diretti alle vostre orecchie, i brani sono molto hard ma conservano le loro melodie catchy. Batterie roboanti, chitarre urlanti, tastiere delicate, cori melodiosi e incantevoli. Il tutto piacerà subito sin dal primo ascolto, anche perché le canzoni non sono mai troppo lunghe e ripetitive. Per giunta l'artwork è di tutto rispetto, per cui cosa aspettate a "... take a long ride with the sands of time?".
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