Disarmonia Mundi - Nebularium/The Restless Memoirs

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2009
Durata:70 min.
Etichetta:Coroner Records

Tracklist

  1. INTO D.M.
  2. BLUE LAKE
  3. MECHANINCHELL
  4. GUILTY CLAIMS
  5. BURNING CELLS
  6. DEMIURGO
  7. NEBULARIUM
  8. AWAKENING
  9. CHESTER (LLIVE IN STUDIO)
  10. ACROSS THE BURNING SURFACE (2006)
  11. FLARE (1999)
  12. SPIRAL DANCE (2006)
  13. KNEELING ON BROKEN GLASS (2005)
  14. CHESTER (2000)
  15. GHOST SONG (1999)

Line up

  • Ettore Rigotti: guitar/drums/vocals/keyboards
  • Benny Chinto: vocals
  • Mirco Andreis: bass
  • Simone Palermiti: guitar

Voto medio utenti

E' tempo di lussuose ristampe ed è anche il turno dei connazionali Disarmonia Mundi, una band che dai tempi del primo disco ne ha fatta di strada, andandosi ad accaparrare pure illustri collaborazioni con nomi del mondo Metal ben più conosciuti, Björn "Speed" Strid dei Soilwork tanto per capirci. Sono passati dieci anni dal loro debutto discografico e quelli della Coroner Records hanno pensato bene di rimetterlo sul mercato, con una nuova veste grafica, un bel digipack e pure un secondo cd come bonus contente l'Ep The Restless Memoirs, insomma un bel regalo per chi non fosse riuscito a comprarlo anni fa. Nebularium a distanza di molto tempo convince ancora per la sua freschezza mista a potenza e innovazione, almeno per i canoni del 1999, con quel rimando ad una Svezia in pieno fermento Soilwork, In Flames e compagnia bella, senza però mettere in secondo piano una fortissima dose di personalità che non li fa includere nel poco onorevole calderone dei gruppi clone. Nebularium fu pubblicato come un esordio autoprodotto, con tutte le conseguenze negative del caso in fatto di promozione e visibilità ma questo non scalfiva per niente il loro Metal moderno ed estremamente variegato. I Disarmonia Mundi hanno sempre dimostrato di possedere una visione aperta della musica, per loro non è mai stato un problema passare con disinvoltura da un riffing serrato di matrice Thrash/Death Metal ad aperture melodiche molto vicine agli Opeth, strizzando sempre l'occhio ad una capacità tecnica di esecuzione che rimaneva sempre a servizio della canzone e non era mai autocelebrazione. Negli anni questo discorso musicale si è evoluto, ma è in questo Nebularium che sono state poste le fondamenta di uno stile moderno e personale. Come bonus cd è presente The Restless Memoirs uscito originariamente nel corso di questo 2009, una buona occasione per fare propria questa ristampa ben accetta.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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