AA.VV. - Fly Away - The Songs of David Foster

Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2009
Durata:67 min.
Etichetta:Zink Music
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. PRELUDE
  2. IN THE STONE (BILL CHAMPLIN)
  3. NO EXPLANATION (BILL LABOUNTY)
  4. JOJO (ARNOLD MCCULLER)
  5. THE COLOUR OF MY LOVE (FRANK ÅDAHL)
  6. HEART TO HEART (JEFF PESCETTO)
  7. FLY AWAY (ROBBIE DUPREE)
  8. LOOK WHAT YOU'VE DONE TO ME (CECILY GARDNER)
  9. THROUGH THE FIRE (OLE BØRUD)
  10. THE BEST OF ME (LISA LÖVBRAND)
  11. NOTHIN' YOU CAN DO ABOUT IT (FRANK ÅDAHL)
  12. WHATEVER WE IMAGINE (BILL CANTOS)
  13. WHEN WILL THE WORLD BE LIKE LOVERS (J. PESCETTO, R. DUPREE, B. CANTOS, A. MCCULLER, F. ÅDAHL & JOE PIZZULO)
  14. LIVE EACH DAY (WARREN WIEBE)

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Dopo averlo fatto con il lavoro solista di Bill Champlin (tra l’altro presente anche in questa produzione, in veste di singer), la Zink Music torna ad accarezzare i diffusori del mio fedele impianto stereofonico celebrando l’autorevole figura artistica di David Foster, che con la sua attività di produttore, musicista, arrangiatore e compositore ha contribuito fattivamente ad un numero sterminato di grandi successi, da Madonna a Celine Dion, passando per Mariah Carey, Whitney Houston e Richard Marx.
Grazie ad una quantità impressionante di professionisti dello strumento musicale e a ben tredici cantanti, tutti più o meno noti, “Fly away - The songs of David Foster” è un altro di quei prodotti di soft rock dallo stile fortemente “west-coast yankee”, capace di coagulare al suo interno jazz, soul, funky, rhythm ‘n’ blues e pop, per un ascolto rilassato e soffuso, pieno zeppo di melodie caramellose (talvolta pure troppo … occhio al tasso di glicemia!), adatto ad un sereno easy-listening o alle serate a sfondo “romantico”, in compagnia di una/un partner non avvezza/o al valore “sentimentale” di una sferragliata “metallica”, di un incedere ossianico di basso, delle schizofrenie alternative e progressive o ancora delle sempiterne rudezze del punk o dell’hard rock.
Classe e raffinatezza a profusione, dunque, in cui le allusioni più “dure” sono rappresentate dai Chicago e dai Toto più soulful e jazzy, mentre altrove i suoni di riferimento sono ancora più vellutati e pastosi (perfetta la produzione di Toni Malm), confacenti ai gusti uditivi di chi ama Hall & Oates, Steely Dan, Al Jarreau e Air Supply.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.