In Ungheria non esistono soltanto gli Ektomorf, band dalle potenzialità dubbie, e dallo stile tremendamente derivato, esistono anche i Sear Bliss e soprattutto questi Sin Of Kain. The End è il loro secondo disco e grazie alla Cyanide Syndicate Records viene riportato alla luce dopo tre anni, una ristampa a tutti gli effetti quindi. Si muovono attraverso un Death/Black Metal potente e squadrato questi ragazzi, e lo fanno con molta disinvoltura, arricchendo la loro musica con quel dettaglio che fa sempre la differenza, passando da attacchi furiosi a momenti più riflessivi, senza far calare mai la tensione. L'opener è il tipico brano che serve a spazzare via immediatamente qualsiasi tipo di dubbio, grazie ad un tiro micidiale, tutto basato su un riffing sempre pronto ad aggredire l'ascoltatore. La loro musica è un bel mix di influenze che vengono legate insieme da una produzione decisamente potente e professionale, sicuramente in linea con gli standard del mercato internazionale, e si sta comunque parlando di un disco uscito originariamente nel corso del 2006, questo dovrebbe dirla lunga. Ma è quando si arriva alla lunga Questionless che i giochi possono dirsi completi e irrevocabili. Dieci minuti in cui il gruppo da fondo a tutte le sue risorse, cercando (e riuscendoci) di mettere in mostra tutte le proprie sfumature, quindi accelerazioni Black Metal per poi passare ad aggressioni tipicamente Death Metal, il tutto spezzato da una dose di melodia che non fa mai male. Sono passati tre anni dall'uscita di questo disco, eppure suona ancora fresco e dirompente, un buon segnale in attesa che tornino con un nuovo album.