Copertina 9

Info

Anno di uscita:2008
Durata:53 min.
Etichetta:Toff Records - SPV
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. INDIGO
  2. ERASERHEAD
  3. COMATOSE: I VIEW FROM THE SEASHORE - II SPACE CADET - III HOME AND DRY
  4. THE FREAK SHOW
  5. IT'S ONLY ME

Line up

  • Nick Barrett: guitars, vocals, keyboard programming
  • Clive Nolan: keyboards, backing vocals
  • Pete Gee: bass
  • Scott Higham: drums, backing vocals

Voto medio utenti

Eletto miglior album 2008 da Classic Rock Society (premio consegnato da Steve Hackett ad un emozionatissimo Nick Barrett), votato nei pool dei migliori siti prog ed esibito con grande successo nel tour che celebrava i 30 anni di attività con almeno 3 estratti, "Pure" è il disco dei Pendragon che rompe quella staticità stilistica iniziata con "The world" e proseguita fino a "Not of this world", un rinnovamento coinciso con l'arrivo in fase di produzione di Karl Groom e l'innesto di un drummer energico (Scott Higham) che ha dato una svolta più heavy alla band. Chitarre più sostenute che mantengono comunque il trademark tipico del suono di Barrett sempre sospeso tra Gilmour, Hackett e Andy Latimer, un Clive Nolan più moderno, incisivo e presente rispetto al precedente "Believe", un trittico di brani di indescrivibile bellezza, complessità e melodia sorretti da testi che per la prima volta esplorano temi contemporanei e meno leggiadri: in "Eraserhead" il repentino voltafaccia dei politici è espresso in "I hate the kind of your kindness, what you've become, your politics, your liberal ideas...", mentre in "Indigo" un pessimistico Barrett canta "Never felt so good about my life, insecure and dangerous, in the dark I wear my coat of many colours...", ma è nella straordinaria "The freak show" (uno dei migliori brani prog rock degli ultimi anni) che dopo un intro giocato tra la chitarra heavy-morbida di Barrett e l'atmosfera quasi spettrale creata da Nolan si viene avvolti da "I was flicking through my Bowie LP thinking Ziggie saved my life, I wanna live in some imaginary bubble, stay in my bed avoiding any trouble...", il tutto condito da un refrain corale di facile presa.
Rinnovamento e tradizione: la suite "Comatose" ci riporta ai Pendragon più convenzionali legati al new prog intimo e romantico (quello di "The jewel" e "The world"), una delicatezza che non disdegna incursioni nell'heavy rock (le parti strumentali di "View from the seashore") alternate a parti orchestrali di archi ed il solito lungo finale affidato alla languida chitarra di Barrett in chiusura della melodia cullante di "Home and dry".
Tristezza e molta malinconia amplificate dal suono di armonica accompagnano la prima parte di "It's only me", lenta e struggente nel cantato di Barrett sorretto da sottili orchestrazioni, chitarra acustica e una leggera voce operistica femminile, un ritmo che si innalza nella parte finale aiutato dal refrain corale e dall'ennesima perla strumentale di Barrett chiusa dal piano di Nolan.
Magnifico ritorno in grande stile per una band che malgrado il peso degli anni e le difficoltà create dal download gratuito (tema sul quale Barrett ha sempre evidenziato come sia stato quasi costretto a fare numerose date live per mantenere le spese in attivo, visto che la Toff Records è di loro proprietà) continua a proporre dell'ottimo prog avvicinandosi anche ai gusti di chi è attratto da nuove sonorità.
E adesso aspettiamo impazienti l'uscita del dvd "Concerto maximo", testimonianza del recente "Pure tour" passato per due date anche in Italia nell'ottobre 2008.
Recensione a cura di Carlo Viano

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