Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2009
Durata:39 min.
Etichetta:Metal Blade
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. PRIESTS OF SODOM
  2. SCALDING HAIL
  3. TO DECOMPOSE
  4. A CAULDRON OF HATE
  5. BEHEADING AND BURNING
  6. EVIDENCE IN THE FURNACE
  7. CARNIVOROUS SWARM
  8. EVISCERATION PLAGUE
  9. SHATTER THEIR BONES
  10. CARRION SCULPTED ENTITY
  11. UNNATURAL
  12. SKEWERED FROM EAR TO EYE

Line up

  • George Fisher: vocals
  • Pat O'Brien: guitar
  • Rob Barret: guitar
  • Alex Webster: bass
  • Paul Mazurkiewicz: drums

Voto medio utenti

Undici album in studio, due EP e altrettanti live. Sono questi i numeri che stanno alle spalle di Evisceration Plague, nuovo parto dei Cannibal Corpse che si aggiunge all’interno dell’ormai ventennale carriera del gruppo, riconfermando l’inossidabile sodalizio stretto con la Metal Blade fin dall’uscita di Eaten Back to Life.
Rispetto al predecessore Kill, Evisceration Plague si contraddistingue per una ripartizione più calibrata del minutaggio tra brani veloci e tempi medi.
La formazione trapiantata a Tampa, infatti, alterna sfuriate veloci e brutali, in cui a dettar legge sono la coppia Fisher/Mazurkiewicz, con pezzi maggiormente cadenzati dove le chitarre di O'Brien e Barrett unite al basso di Webster, tessono una tela ritmico/solista morbosamente marcescente, che complice una produzione mai sopra le righe, rimanda romanticamente ai momenti più entusiasmanti del death metal, prima che tecnicismi fini a se stessi, trigger abusati e produzioni plastificate alla Rammstein mandassero a ramengo un genere intero.
Per nostra fortuna, anche nei momenti più vili dell’estremo, i cannibali non si sono mai abbandonati a nessuna deriva, mantenendo intatta la propria coerenza qualitativa riproposta, oggi, nelle dodici tracce di Evisceration, che in tanti scambieranno per l’ennesimo (nell’accezione più spregiativa del termine) disco dei Cannibal Corpse, senza comprendere che si tratta di death metal confezionato in ogni sua parte seguendo i migliori crismi del genere.
Recensione a cura di Luca 'Orphen' Recla
i maestri del death si rilevano sempre tali

uno dei dischi migliori dei CC con Corpsegrinder alla voce... potente e pesante, ma pulito e tecnico allo stesso tempo... Scalding Hail, Priests of Sodom, To Decompose e la title-track su tutte!

Evisceration Plague

Questo si che è un bell' album! Pesante e cadenzato, furioso quanto serve ma molto originale... ottimo album che senza il bisogno di tempi al fulmicotone si rivela brutale, possente, secco... niente a che vedere con quell' ammasso di chitarre pompate che si è rivelato ''Kill''.

Bel disco

Non è obbligatorio che un disco di brutal death debba essere per forza ultra veloce e ultra ignorante. La gente invcchia e giustamente cambia i registri. Barnes lasciamolo a fare quelle schifezze nei SFU.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 13 feb 2009 alle 19:54

Sinceramente non lo so: non è un brutto disco, questo, no, anzi, è motlo ben suonato e ci sono spunti che mi hanno fatto gioire, ma mi piace poco come canta Corpsegrinder, mi pare limitato, boh! Magari è solo un'impressione, ma ormai il disco l'ho ascoltato già diverse volte e ho sempre questa sensazione. Da 6.5, non di più. Molto meglio i Napalm Death o i Cattle Decapitation (questi ultimi se non altro per la loro follia)

Inserito il 10 feb 2009 alle 13:02

Non è una questione di blastbeats (le velocità di "Tomb of the mutilated" o "Butchered at birth" non sono frutto di blastbeats) Secondo il mio modesto parere i Cannibal periodo Fisher hanno smesso di fare dischi interessanti e degni di nota ormai da tempo. Ah, e come di consueto...Aridatece "Tomb", aridatece Barnes!

Inserito il 09 feb 2009 alle 11:47

Condivido il voto. Questo è il loro stile...è ovvio che dagli esordi a oggi nel loro campo non si inventi più nulla! Prendere o lasciare e se avessero avuto Fisher fin dall'inizio sarebbe stato meglio! Sia chiaro che è solo la mia opinione, ognuno la pensi come vuole!

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