Cold Void, freddo polare!

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Gruppo:Cold Void
Sono soltanto al primo disco questi Cold Void, eppure il loro Black/Thrash Metal suona verace e carnale, e senza aggiungere chissà quale novità a questo genere musicale, riesce ad imporsi per il suo groove e per la sua cattiveria! Buona lettura...

Salve ragazzi! Finalmente siete giunti al vostro esordio sulla lunga distanza, ma in verità da quanto vanno avanti i preparativi per questo evento?
Necrodaemon: I lavori per questo album sono iniziati subito dopo la fine delle registrazione del precedente split CD, per cui si parla di inizio 2004. E' stato un lavoro lungo, a causa di tanti cambi di line up, problemi, ma alla fine ce l'abbiamo fatta e siamo parecchio soddisfatti del risultato ottenuto.

Necronamtar: Erano davvero troppi anni! Ho avuto paura di non riuscire a pubblicare questo disco, ma poi alla fine ce l'abbiamo fatta dopo mille problemi e peripezie. Purtroppo l'inesperienza si paga...

Adesso vorrei fare un piccolo passo indietro, allo split-cd con i Tod di qualche anno fa. La vostra crescita artistica è tangibile, ma quali sono i vostri riferimenti musicali su cui avete forgiato il vostro stile?
Necrodaemon: Ognuno di noi ha un background musicale molto diverso, e l'unione di queste influenze ha portato a Through The Path Of Sin, lavoro molto diverso dallo split da te citato. Per questo motivo credo sia difficile poter dire che ci siamo ispirati a questo o a quel gruppo per creare la nostra musica, anche se certamente i grandi nomi del Black Metal e del Metal estremo rientrano nei nostri ascolti, passati o presenti che siano. Immortal, Emperor, Mayhem, ma anche tutto il Death Metal, i Metallica, gli Iron Maiden... I nomi grossi sono sempre i soliti. Quel che forse fa la differenza è la diversità che poi sta dietro ad ognuno di noi a livello musicale: Maelstrom è molto appassionato di Death Metal ultra tecnico, brutale, e Thrash Metal tecnico, Necronamtar adora il Black Metal underground, dal canto mio ascolto molto punk e altre cose. Questo per fare un quadro generale. Ognuno di noi ascolta tanta musica, anche al di fuori del Metal, e credo che questo sia importante per non ripetersi all'infinito sui soliti quattro riff.

Necronamtar: se parli di crescita... beh, è un termine che mi fa piacere. Nulla è stato dettato a tavolino, semplicemente abbiamo mescolato le influenze musicali molto diverse di tutti noi. Volevamo fare un disco di Metal estremo senza la pretesa di etichettare la nostra musica in questo o quell'altro modo. I pezzi sono molto differenti tra loro e anche concettualmente sono diversi. Questo potrebbe infastidire gli ascoltatori più "oltranzisti" ma anche accontentare quelli che vogliono godersi la musica estrema senza troppi fronzoli.

Il vostro esordio si intitola Through The Path Of Sin, ti va di spiegare ai lettori di Eutk di svelare i dettagli del concept? Oltre la musica e l’arte in generale quali sono gli imput che vi spingono a creare musica?
Necrodaemon: L'idea che sta dietro al titolo è semplice: abbiamo impiegato quasi cinque anni per arrivare a questo disco e, ognuno di noi, a modo suo, ha camminato attraverso il peccato in questo periodo. I sette peccati capitali che stanno nel titolo e nell'artwork sono, a mio modo di vedere, parte delle cose belle della vita: chi di noi non è lussurioso, a modo suo avido, goloso e via dicendo. I peccati rappresentano per la religione le cose da evitare, le cose sbagliate, le cose "malvagie", mentre per me rappresentano parte del sale della vita. Un sale che tutti, chi più chi meno, durante la sua esistenza, il suo cammino, usa per condire la propria permanenza terrena, dandole sapore e brio.

Necronamtar: I testi sono una cosa personale: alcuni sono di difficile interpretazione perché ispirati da una visione estrema di tematiche psicologiche, altri sono diretti, espressione maggiore della rabbia che sento. Mi piace molto il fatto che in tutti i testi aleggi un'atmosfera grottesca e sarcastica.

E’ impossibile non chiamare in causa la vostra cover di Blashyrk (Mighty Ravendark), degli Immortal, è l’unica cover che avete inciso oppure ce ne sono altre nel cassetto? Ve lo chiedo perché avete dimostrato di saperci fare con queste cose.
Necrodaemon: Ti ringrazio del complimento, fa sempre piacere sapere che qualcuno apprezza il tuo lavoro. Nel passato abbiamo registrato altre cover, quali Porno Slut degli Exploited, presente sullo split con i Tod e He's Turning Blue dei Carpathian Forest, presente sul demo registrato intorno al 2001 sotto il moniker Frostbane. Nel passato abbiamo provato altre cover di band quali DarkThrone, Barathrum e via discorrendo, ma per il futuro non ho idea se e quali cover verranno prese in considerazione.

Necronamtar: Per me una cover è una sorta di tributo alla band che ci ha maggiormente ispirati in un certo periodo. Non nascondo che in passato ci è piaciuto cimentarci con cover di canzoni di altri generi, per vedere cosa venisse fuori. Penso che nel prossimo album opteremo per un pezzo dei Dark Funeral... e questo dice tutto... Ah! Ah! Ah!

Il disco esce per Psychosoda Blaster Records, un’etichetta piccola, ma ben convinta a supportarvi immagino, come siete entrati in contatto con loro?
Necrodaemon: questa è la mia personale etichetta esistente dal 2004 circa, con cui metto sul mercato i lavori dove suono o che vengono da me prodotti. Non ci sono moltissime uscite, fino ad oggi una decina circa, è il mio modo per poter muovermi all'interno del music business senza dover rendere conto a nessuno delle mie scelte.

Tornando a parlare di musica è giusto sottolineare la vostra capacità nel creare delle ritmiche spietate e al tempo stesso groovy. Sono concepite a tavolino per farle esplodere dal vivo oppure è il frutto della pura spontaneità?
Necrodaemon: Ogni riff è nato provando e riprovando tante volte soluzioni diverse. Si parte da un'idea, la si sviluppa, e la si unisce ad altre idee: se alla fine il risultato è soddisfacente lo si tiene e si va a vanti con altri accorgimenti e rifiniture, se non convince si butta tutto e si ricomincia da capo. Non è quindi qualcosa di preparato a tavolino, piuttosto un lavoro continuo fatto per arrivare alla soddisfazione personale per una struttura canzone che ci vada a genio. E' così per i riff come per le parti di batteria. Chiunque ha un'idea la propone, si prova, se funziona bene, se non funziona si butta e si ricomincia da capo.

Necronamtar: Grazie del complimento. Posso dire che sono d'accordo con quanto detto sopra dal mio collega. Per noi è fondamentale trovare soluzioni sonore che ci appaghino dal punto di vista personale. Per i live il discorso è un po' diverso: alcuni pezzi dal vivo potrebbero risultare un po' noiosi oppure potrebbero non coinvolgere appieno l'ascoltatore, e allora abbiamo deciso di proporre in sede live alcuni brani e non altri. Ovviamente privilegiamo l'impatto all'atmosfera. Detto questo, l'impatto on stage dipende in primis dalla buona qualità del suono che si riesce ottenere (cosa spesso difficile).

C’è molto del Thrash Metal in Through The Path Of Sin, quello più barbaro e old-style. Credete che nel prossimo futuro queste influenze potranno essere ampliate?
Necronamtar: Il disco nuovo è già stato in buona parte scritto. Deve ancora essere riarrangiato. L'impronta futura sarà più canonica in ambito Black Metal Svedese. Sarà brutale, aggressivo, maligno, ma una piccola impronta Thrash Metal rimarrà, ma non avrà certo il ruolo di protagonista.

A proposito, sono in cantiere nuove canzoni?
Necronamtar: Come detto prima, appena finite le registrazioni di Through The Path Of Sin mi sono messo al lavoro e ho scritto in un mesetto il nuovo lavoro. Dovrebbero essere 9 tracce di Black Metal con pochi compromessi. Ci sarà spazio per la velocità, per l'aggressività, ma anche per un po' di melodia e di epicità. Stiamo facendo un ottimo lavoro. In queste settimane stiamo registrando un promo da mandare alle etichette, nel frattempo stiamo facendo la pre-produzione. Con l'esperienza maturata in studio per le registrazioni di Through The Path Of Sin siamo senz'altro più attenti ai dettagli e ai suoni, ma non voglio anticiparvi di più...

Per quando riguarda i concerti cosa mi dite? Si sta muovendo qualcosa per promuovere Through The Path Of Sin? Con chi vi piacerebbe andare in tour un giorno?
Necronamtar: Questo è il tasto dolente... Purtroppo in Piemonte e in Italia in genere, ci sono pochi locali dove poter suonare. Ancor meno sono i posti disposti a dare una chance a band che presentano pezzi propri. Oggigiorno vanno di moda le tribute band, che attirano un gran numero di persone e lasciano poco spazio alle altre band. Le nostre prospettive di suonare live non sono ottime per ora. Speriamo di riuscire a promuovere il disco in maniera decente. Per quanto riguarda un ipotetico tour... beh chi non vorrebbe fare un tour con gli Slayer?! Ripensandoci lo farei con le Pussycat Dolls, ma per altri motivi... (confermo, ndr)

Siamo quasi alla fine, convinci i lettori di Eutk a comprare il vostro debutto discografico!
Necrodaemon: Credo che il modo migliore per convincere qualcuno sia dargli la possibilità di provare la nostra musica, per tanto invito tutti ad andare sul nostro Myspace e di ascoltare con le proprie orecchie alcuni dei brani presenti sul disco. Se poi siete fans di Mika Luttinen meglio ancora, in quanto è presente come guest su un paio di tracce per cui se amate gli Impaled Nazarene potreste trovare pane anche per i vostri denti.

Bene, siamo alla fine, a voi i saluti.
Necronamtar: grazie a voi per l'intervista concessaci. Spero che le nostre canzoni vi siano piaciute. Un saluto a tutti i lettori e un arrivederci a presto col nuovo album e ai futuri concerti!
Intervista a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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