AMANTYDE: Andrea (basso), Nicky (voce), Randy (chitarra)

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Intervista ai trevigiani Amantyde in occasione dell'uscita di "Leaveit all behind", un debutto importante che voglio raccomandare senza distinzione a tutti coloro che amano l'hard rock classico contaminato da influenze moderne, una band pronta a stupirci con soluzioni originali e personali che cambiano in ogni brano.

Il cambio di nome in Amantyde è stato dettato dal bisogno di imporsi con uno stile diverso dal vostro precedente progetto Mistery Motel?
Decisamente si! Il cambio di nome è stato il primo passo verso la svolta del nostro percorso artistico (e alle nostre vite). Nonostante il progetto Mistery Motel avesse già raggiunto una discreta notorietà nell'underground locale, abbiamo voluto rischiare e "ricominciare da zero", cimentandoci in una stilistica dapprima inesplorata.

Quanto è stato importante per l'evoluzione stilistica della band l'arrivo del nuovo bassista Andrea?
Possiamo dire che è soprattutto grazie a lui che il puzzle si è completato: essendo una persona molto razionale e con un ottimo senso autocritico, - per non parlare delle sue pre-esistenti esperienze nell'ambito Metal, ci ha sensibilizzato e diretto verso composizioni e sonorità che probabilmente non avremmo mai approfondito a sufficienza.

Come vi dividete i compiti nella composizione dei brani e da cosa prendete spunto per i testi?
Nicky: La composizione parte innanzitutto da un'idea base scaturita da un momento o da un sentimento che qualcuno di noi vive e il quale ci interessa particolarmente esprimere in musica. Randy propone una prima stesura musicale appropriata all'idea iniziale che poi, interpretata da Andrea al basso e Chad alla batteria, si evolve, si mette in discussione e talvolta assume pieghe inaspettate; lo step di "confezionamento" della musica è diretto da me, che "do voce" al lavoro musicale eseguito. I testi che affrontiamo prendono spunto principalmente da esperienze personali: i brani presenti nell'EP "Leavit All Behind" affrontano per la maggiore le mie esperienze negative vissute e confidate al resto della band, "Rebirth in ice" racconta l'incapacità di vivere un rapporto di amore alla pari, "Leavit all behind" della battaglia contro i pregiudizi e le bugie, "Fallen Desires" del rapporto difficile con mia madre, "Spitfire" del disprezzo verso una persona che ha fatto parte della mia vita e "Dust Childhood" è stato l'argomento più difficile da affrontare (credo che il testo parli da solo! Ed è il brano a cui sono più legata). Per quanto riguarda la bonus track "Rock'n Fuckin'Roll!" al contrario, simboleggia le cose che più amo nella vita!

Quali sono le difficoltà che avete incontrato a causa delle vostre scelte e che vi hanno portato a scrivere "Leavit all behind"?
Nicky: Le difficoltà che abbiamo affrontato sono state causate dall'ignoranza, dall'invidia e dai pregiudizi di alcune persone a noi molto vicine. Abbiamo deciso di allontanare alcuni elementi dalla band e questi non l'hanno accettato in modo maturo: ulteriori problemi sono sorti quando io e Andrea ci siamo legati sentimentalmente e dall'entrata nel gruppo di quest'ultimo...la conseguenza di ciò ci ha portati tutti al centro di inutili polemiche (di cui tutt'ora ignoriamo il motivo!) minando il nostro percorso artistico; ci siamo sentiti amareggiati e privati della libertà di viverci la nostra vita. La rabbia, (unica reazione possibile), esplode nell'EP (e soprattutto nella Title Track, che non a caso si chiama "Leavit all behind"!)

Qual'è il brano del cd che più vi rappresenta e perchè?

Spitfire! E' stato il brano simbolo del nostro cambiamento stilistico, essendo l'unica track composta da Randy e Chad sotto il nome "Mistery Motel".

Ho letto che non avete voluto inserire 2 nuovi inediti, perchè? State già lavorando su altri nuovi brani?
I due inediti non sono stati inseriti perchè una volta terminate le registrazioni ci siamo resi conto essere troppo distanti dallo stile verso cui l'EP si dirigeva: "Something to trust in" (compreso nel nostro primo demo "Aurora"), soffriva ancora delle precedenti influenze Hard Rock, mentre "Dimmi che" è un brano il quale, dopo vari ascolti e discussioni, abbiamo deciso di inserire nella versione definitiva dell' EP, in quanto più inerente al sound complessivo. Al momento stiamo componendo nuovi brani, e penso che il prossimo lavoro non comprenderà assolutamente "Something to trust in"...

Come è stato accolto il disco da chi lo ha recensito e come sta andando la promozione europea che vi sta facendo la label portoghese No!Records?
A sorpresa, la critica ci ha accolto molto bene: le nostre intenzioni sono state apprezzate e comprese appieno, sia per scelta stilistica che tecnico/compositiva! Riguardo la No!Records, stiamo ancora valutando come muoverci, in quanto abbiamo ricevuto diverse proposte di collaborazione con altre agenzie promozionali.

Il vostro chitarrista Randy è un autodidatta che in passato ha suonato basso e batteria, quali sono state le sue ispirazioni?
Randy: Si, ho avuto la grande fortuna di suonare diversi strumenti, ma con gruppi che non avevano niente a che fare con il genere che preferivo allora (e adesso)! Mi spiego: nella musica degli Amantyde c'è poco di quel Punk-Grunge e di quel Brit-Rock che suonavo diverso tempo fa e nemmeno di quello Street-Glam del gruppo da cui saltano fuori gli Amantyde. E' incredibile però come la conoscenza di strumenti diversi dalla chitarra mi abbiano aiutato a non lasciare niente per scontato all'interno di un brano: quando si deve comporre propongo al mio gruppo una musica completa di tutto il necessario, anche se a volte certe cose mi vengono "bocciate" avendo sopratutto influenze di tipo Pantera e Zakk Wylde che talvolta negli Amantyde si rivelano "scomode"!

Il curriculum della vostra singer Nicky è impressionante: ha iniziato con il cantato moderno e blues, backing vocalist per un epic metal project, ha suonato piano al conservatorio di Venezia e il basso in una british pop band, il suo inglese è perfetto e la sua voce incopora la cattiveria di James Hetfield e la grinta unita alla dolcezza delle migliori rockers anni '80, quanto è importante la sua presenza negli Amantyde?
Decisamente fondamentale! Crediamo che una cosa che renda gli Amantyde diversi dalla "solita" female vocals band sia proprio il timbro vocale di Nicky che noi strumentalmente cerchiamo di far risaltare al meglio, senza mai svalutare il lato esclusivamente musicale (come spesso accade a gruppi di questo "tipo"!).

Come si sta svolgendo la vostra attività live, c'è qualche possibilità di vedervi impegnati in un tour anche al di fuori della zona del Veneto?
Per adesso ci esibiamo il più possibile qui in Veneto e dintorni, ma se un domani si presentasse la possibilità di allargare i nostri orizzonti non sottovaluteremo nessuna proposta... ora per lo più ci appoggiamo a Booking Agencies che ci daranno la possibilità di entrare in un ambito più vasto e visibile.

Siete una delle poche bands con voce femminile che non segue la scia di Evanescence, Lacuna Coil o gruppi come Nightwish, non avete paura che questo andare controcorrente possa esservi di ostacolo per un successo che meritate al pari di loro?
Ti ringraziamo per il complimento! La scelta che abbiamo fatto non ci spaventa per niente anzi, è stata una nostra volontà, in quanto non siamo amanti dei gruppi che hai citato: le nostre ispirazioni sono date più da gruppi come Exilia e qualcosa di Flowin' Tears e Guano Apes...finora i riscontri si sono rivelati positivi, siamo fiduciosi!

Riuscite a trovare un modo per invogliare chi non ha ascoltato il vostro cd a farlo?
Innanzitutto crediamo che la nostra musica possa coinvolgere ascoltatori di qualsiasi genere essi appartengano. Se le basi del nostro sound sono quelle del Metal, ciò non significa che la chiamata sia rivolta agli unici "metallari"; "Leavit all behind" si interpreta liberamente, chiunque potrebbe riconoscersi o ritagliare uno spazio proprio in esso.

Quanto è importante per voi internet?
E' un mezzo fondamentale. Ci ha permesso di proporre il nostro materiale liberamente e di entrare in contatto con le persone, le bands e gli addetti ai lavori.

Bene, ora lascio a voi lo spazio per salutare i visitatori di Eutk, grazie per l'intervista e auguri...
Approfittiamo per invitarvi sul nostro MySpace http://www.myspace.com/amantyde; e nel nostro sito ufficiale http://www.amantyde.com; per qualsiasi approfondimento e materiale audio scaricabile gratuitamente.
Ringraziamo EUTK per lo spazio che ci ha concesso e approfittiamo per salutare le bands nostre amiche: The Wood's Silence, Ensoph, Bleed in Vain, Cattive Abitudini, Insanity Arise, Pnx-Mode! Fuck with the best...die like the rest!

Intervista a cura di Carlo Viano

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