SPYKE (Persy Schelander, bass)

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Gli svedesi Spike sono una band eccellente, con un album (‘Devine Decadence’) frizzante e coinvolgente, elettrico ed adrenalinico. Come potevamo noi, vostri umili parlatori di musica, lasciar passare questa ghiotta occasione per intervistare Persy, bassista di questo interessantissimo new comer? Ed allora eccoci al telefono con il truccatissimo “plastic boy” del Nord Europa, per un’intervista che vi apre le porte al Metal Synthpop…statene certi, questo sarà il suono per i prossimi anni, quindi tanto vale assaporarlo sin da ora, no?

Ciao Persy, visto che siete una band nuova per il grande pubblico, puoi subito dirmi, brevemente, come nascono gli Spike?
Ok, con piacere. Tutti i componenti degli Spike hanno sempre suonato chi Hard Rock e chi Techno, ma ognuno di noi desiderava creare un qualcosa di nuovo, creare una nuova creatura musicale: insieme formiamo una Rock Band non tradizionale, con una ben precisa immagine ed una musica diciamo, così, alternativa!

Che significato attribuite ad un titolo come ‘Divine Decadence’? Esiste forse un concept…
Si certo, un concept che racchiude la nostra essenza, che riesce a materializzare due lati opposti di noi stessi, ovvero il lato divino ed il lato decadente: contraddizione e frustrazione, ecco cosa intendo…siamo al tempo stesso divini e decadenti!

Il vostro sound mi sembra una perfetta miscela del ’70 Glam-Rock, del ’80 Synthpop e del ’90 Industrial Rock…voi come amate definire la vostra musica?
Anche noi abbiamo un problema nella definizione della nostra musica, ci abbiamo provato diverse volte, e la cosa migliore che è venuta fuori è Electric Rock. Penso che sia giusto quello che hai detto sul nostro suono: abbiamo l’attitudine del Glam ’70, le melodie del Pop ’80 e i battiti della Techno Rock ’90. Ovviamente ogni song ha la sua identità…se prendi ‘Rocket Ready Ride’ vedi subito che è profondamente diversa da ‘Caught In Time’, ma comunque puoi sempre sentire che provengono dalla stessa band.

Sin dal primo ascolto, su ‘Devine Decadence’ si possono facilmente individuare frammenti di Duran Duran, New Order, Depeche Mode e Kraftwerk, così come del grande Billy Idol…anzi, il feeling e le atmosfere non mi sembrano molto distanti da quelle che si possono respirare ancora oggi sul Masterpiece ‘Cyberpunk’…
Anche qua non ti sbagli mica! Il nostro background musicale è talmente radicato su un certo tipo di suono che è inevitabile che nella nostra musica vengano fuori queste sonorità. Ti ringrazio per l’accostamento al feeling che si può provare ascoltando ‘Cyberpunk’. Per il futuro abbiamo già pronto diverso materiale e sarà ancora più elettrico, ci vogliamo spingere sempre più avanti, ci vogliamo evolvere fin dove possiamo, saremo il riflesso della fredda società, tale e quale com’è oggi.

Provenite anche voi dalla Svezia, la Patria della New Wave Of Swedish Metal, della nuova scena Rock’N Roll, ed insieme alla Finlandia, di quella Gothic Metal…non è che lo diventi anche quella del Future Metal Pop?
La Svezia ha sempre avuto una tradizione molto forte anche negli anni passati, soprattutto nella musica Hard Rock. Se devo essere onesto, non ti posso parlare di scena Future Pop o Electric Rock, in quanto ci siamo solo noi che facciamo questo genere musicale…e poi quando siamo sul palco, non ce n’è più per nessuno! Per quanto riguarda la Finlandia, vedo che le cose anche per loro stanno girando per il meglio…mi piacciono molto i Nightwish, per esempio…penso che nel corso degli anni anche loro avranno una solida base culturale musicale.

Penso che non abbiate problemi di sorta nel “coverizzare” qualsiasi canzone vogliate. Come mai non avete incluso alcuna cover?
Semplicemente perché avevamo già troppe canzoni nostre! Per ‘Divine Decadence’ abbiamo scritto 25 songs e registrate 16, poi ne sono state incluse 12..non c’era più spazio per una cover. Live lo facciamo spesso, ma penso che forse nel prossimo album, a cui tra l’altro stiamo già lavorando, potrebbe esserci una sorpresa.
Il booklet del cd mostra un scorcio di città del futuro…quale posto sarebbe il più adatto per uno “Spike electric party”?
La nostra musica è perfetta per qualsiasi night club. Sempre, passato e presente. Se vuoi avere una visione seria della band allora puoi leggere i testi, ma se vuoi usare gli Spike per un party, sicuramente non esisteranno problemi di sorta! Noi siamo perfetti!

Cosa c’è dietro l’angolo per gli Spike?
Abbiamo schedulati un paio di gigs: saremo a Maggio a Londra all’Underworld, poi in giro per la Svezia. In estate parteciperemo ad alcuni festivals. Purtroppo per l’Italia non è stato pianificato ancora qualcosa, ed è un peccato perché fino ad ora dal vostro Paese abbiamo ricevuto diversi responsi positivi. Speriamo di venire a suonare da voi!

Siamo alla fine. C’è qualcos’altro che vuoi aggiungere per i nostri lettori?
Se pensate che gli Spike siamo una buona band in studio, allora è perché non ci avete ancora visto dal vivo…siamo decisamente meglio. Se potete, venite ai nostri live!

Intervista a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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