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Gruppo:Synthesys

Che ne dici di cominciare presentandoci un pò la storia e la line-up attuale della band?
GIUSEPPE: Il progetto Synthesys è nato nell’aprile 2002 dalle ceneri dei Legend, un gruppo dedito a sonorità classic-power metal formatosi alla fine del 1998 con il mio ingresso in una cover band che vedeva già allora Marco al basso e Vittorio alla chitarra. Entrando in quella line up ho voluto da subito dedicare una attenzione preponderante e razionale alla stesura di pezzi inediti e questo ha contribuito a formare un orientamento che ha caratterizzato la nostra band attraverso vari avvenimenti e cambi di formazione che si sono succeduti nell’arco di questi anni. Ho continuato a comporre materiale anche quando la band si è sciolta definitivamente così, quando finalmente abbiamo trovato una formazione stabile e motivata sotto il moniker “Synthesys”, in un tempo relativamente breve siamo riusciti ad arrangiare quattro brani di un certo spessore da cui è possibile evincere i contributi diversi e insieme coerenti dei membri del gruppo: io e Vittorio (chitarre ritmiche e soliste), siamo stati presenti nelle varie trasformazioni della band dai Legend ai Synthesys; Marco (basso), presente nel nucleo originario dei Legend,in seguito è da subito entrato a far parte dei Synthesys, con lui negli anni siamo sempre rimasti in contatto; Claudio (batteria), successivamente al suo split con gli Holy Knights ha dato un contributo determinante insieme a Francesco (voce) affinchè i Synthesys diventassero una realtà.

Quali sono le vostre principali influenze?
VITTORIO: Si potrebbe rispondere dicendo che la nostra musica è influenzata da tutto ciò che ci piace: nel comporre e nell’arrangiare emergono sfumature che sono legate alle nostre esperienze e ai nostri “affetti” musicali. Il nostro genere può essere inquadrato all’interno del filone power-prog anche se le influenze musicali sono molteplici e vanno dall’hard rock melodico al classic metal al progressive rock: pur cercando di mantenere una certa coerenza stilistica ci piace tenere la porta aperta a qualsiasi spunto originale, soprattutto amiamo creare una varietà di ritmiche e armonie all’interno di una stessa canzone. Per quanto riguarda il nostro sound, i gruppi a cui potremmo essere accostati sono gli Elegy, i Labyrinth, i Kamelot, ma anche mostri sacri come Iron Maiden e Stratovarius.

Di cosa parlano principalmente i testi delle vostre canzoni?
GIUSEPPE: Fino ad ora sono stato io l’autore dei testi. Si tratta di liriche introspettive: spesso traggo l’inspirazione dai miei pensieri e dalle sensazioni ed emozioni che questi suscitano in me. Stilisticamente a volte mi piace usare un linguaggio metaforico per rappresentare fisicamente situazioni che in realtà sono interiori o servirmi di immagini di tipo fantastico per evocare alcune mie “visioni”. Mi piacerebbe dedicare un piccolo spazio del nostro sito per dare una traccia sull’interpretazione dei nostri testi non appena pubblicheremo il demo. Una cosa è certa: non scriverò mai di cavalli, cavalieri, spade e dragoni!!!

So che state per entrare in studio per registrare un promo di 4 pezzi. Vuoi parlarcene un pò?
VITTORIO: L’entrata in studio era prevista per questo mese (dicembre 2002) nei Circle of Power Studios del nostro amico Claudio Di Prima, batterista dei Thy Majestie. Abbiamo deciso di rimandare a gennaio poichè Claudio in questo mese è impegnato con i Thy Majestie in un mini-tour a fianco dei Vision Divine: stiamo approfittando di questo slittamento per curare maggiormente gli arrangiamenti in attesa di iniziare le registrazioni. Il promo conterrà quattro tracce per una durata di circa 26 minuti. Due pezzi sono più brevi e diretti: “Hope” (sicuramente la nostra canzone più power) sarò la probabile opener, mentre “Distant Dream”, letteralmente piena di cambi di tempo, è ritmicamente molto complessa oltre ad essere, come gli altri pezzi d’altronde, ricca di melodia. Gli altri due sono più lunghi e richiedono un po’ più di attenzione per essere apprezzati appieno: mentre in “Deeper Sight” si possono scorgere influenze che vanno dal class metal fino all’epic, “The Light” è più prog-oriented con break più soft e ritmiche articolate a volte vicine allo stile degli Elegy.

Quali sono i progetti e i programmi futuri della band?
FRANCESCO: Il primo importante obbiettivo che ci siamo prefissati è quello di incidere al più presto il promo cd al fine di cercare una label disposta a scommetere su di noi. Successivamente abbiamo in mente di continuare a scrivere nuovi pezzi e contamporaneamente di arrangiare qualche cover da affiancare alle nostre canzoni per preparare una scaletta da proporre in qualche serata live dedicata alla promozione del promo cd.

Quanto è importante per voi l’attività live?
MARCO: Attualmente abbiamo concentrato le nostre attenzioni principalmente all’attività compositiva nell’ottica della realizzazione del promo cd. Tuttavia l’attività live rappresenta un punto fondamentale per tutti i membri del gruppo, sia perchè è l’unico mezzo per stabilire un contatto diretto e biunivoco con il pubblico, sia perchè costituisce un importante banco di prova per saggiare la tecnica e l’affiatamento dell’intero gruppo. Per questo abbiamo già in programma di iniziare un’attività concertistica a supporto del promo subito dopo la realizzazione di quest’ultimo.

Com’è la scena underground dalle vostre parti?
CLAUDIO Per quanto riguarda la scena della nostra città, Palermo, può dirsi essere in buona salute e sicuramente ricca di band valide: ci sono i Thy Majestie che oramai non hanno bisogno di presentazioni, gli Untory che con il loro brutal death spaccano sul serio e che purtroppo non vengono apprezzati come dovrebbero da nessuna etichetta, i Reflections davvero interessanti con il loro crossover e altre bands che sicuramente meritano attenzione in attesa di sviluppi futuri.
Purtroppo intorno alla scena gravitano delle persone inutili (musicisti e non) che, non trovando un modo migliore per occupare il tempo, non fanno altro che diffondere infamità tra le band, riempiendo i guestbook dei siti internet con insulti e stronzate varie senza neanche avere le palle di rivelare il proprio nome lasciandosi riconoscere.

Che rapporto avete con Internet, e piu’ in generale con le nuove tecnologie?
MARCO: Internet costituisce il principale mezzo comunicativo e promozionale per il gruppo. Grazie ad esso abbiamo stretto amicizia con diversi gruppi, palermitani e non, con i quali scambiamo opinioni e suggerimenti musicali. Da circa sei mesi abbiamo messo on line il nostro sito all’iindirizzo http://www.synthesysweb.com : in esso è possibile trovare informazioni dettagliate sul gruppo e i suoi membri, delle download-area da cui scaricare foto e anteprime in formato mp3 e realaudio dei nostri pezzi, e infine l’immancabile guestbook necessario per ricevere l’importantissimo feedback da parte dei visitatori. Con l’uscita del promo abbiamo in programma di ampliare il sito per renderlo ancora più ricco e interessante.

Il vostro sogno nel cassetto...
FRANCESCO: Il nostro sogno nel cassetto è ovviamente quello di diventare ricchi e famosi e blablabla...a parte gli scherzi credo che per tutti i gruppi che, come noi, compongono e suonano musica per passione il sogno più grande sia quello di riuscire a far giungere la nostra musica alle orecchie di più persone possibili. Riuscire a realizzare un full lenght album che sia anche ben distribuito credo sarebbe già la realizzazione di un sogno.

I saluti conclusivi sono vostri...
CLAUDIO: Intanto salutiamo e ringraziamo voi per lo spazio che ci avete concesso e per esservi interessati alla nostra musica, poi vogliamo ringraziare tutti quelli che in questi primi mesi di attività ci hanno apprezzato e supportato e, infine, le band di Palermo con le quali abbiamo un rapporto di sincera amicizia, tra tutte i Thy Majestie. A tutti diamo appuntamento all’imminente uscita del promo cd e alla prima serata live dei Synthesys!

Intervista a cura di Marco 'Magò' Colombo

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