White Skull (Tony Mad Fontò)

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Ho spesso l'impressione che i White Skull non abbiano ancora avuto i giusti riconoscimenti che meritano. Hanno già cinque (ottimi) album alle spalle, e questo a partire dal 1995 con il debutto "I Won't Burn Alone", non si sono mai risparmiati chilometri e disagi per suonare dal vivo, si sono sempre sbattuti per poter dare voce alla propria musica, eppure rimangono un po' defilati. I White Skull si sono sempre contraddistinti per un roccioso Heavy Metal che lungo la loro carriera discografica ha preso talvolta anche diverse sfumature, eppure aver avuto una cantante (la bravissima Federica!) ha maggiormente caratterizzato il gruppo, forse sin troppo. Chissà. Peccato che questa riflessione non mi sia venuta in mente al momento dell'intervista con il chitarrista e leader del gruppo, Tony Fontò. Certo che altri erano gli argomenti da toccare, il cambio di vocalist e di label, e soprattutto gli aspetti legati al nuovo album. Poi ci siamo pure messi a divagare, ma questo ve lo risparmio.

Ciao Tony... che dici ci togliamo il dente e partiamo dalla separazione con Federica?
Federica ha abbandonato la band per dei suoi problemi personali che ormai trascinava già da tempo. Era un po' che era stanca e provata... sempre con una gran passione per la musica. Però doveva gestirsi tra il lavoro, la famiglia, e con un figlio non è facile, e la band. Per mantenere la band ad un certo livello devi suonare dal vivo, sbatterti in sala prove per tirare fuori i brani nuovi, e lei cominciava a non starci più dentro. Federica già dopo "Tales from the North" voleva mollare tutto, però avevamo già scritto "Public Glory" il contratto c'era, e così Federica ha deciso di registrare l'album... poi ha ancora fatto un po' di date, ma alla fine non ha più retto la situazione e se n'è andata.

E a questo punto è arrivato Gus...
Si... dopo l'abbandono di Federica abbiamo prima provato un paio di donne. Sai, noi siamo sempre stati una band con female voice ed abbiamo cercato di proseguire su questa linea. Ci siamo però resi conto che di donne che cantano metal in Italia, ce ne sono anche, ma cantano tutte pulite, poco aggressive. Io ero abituato all'immagine di Federica e questo non era facile per loro. A questo punto con la band abbiamo maturato al decisione di tentare anche con dei maschi. Abbiamo provato un po' di cantanti, su 2 brani a scelta loro e 2 che abbiamo deciso noi... ed alla fine delle audizioni Gus è stato quello che ci ha impressionato di più. Non solo per la voce, ma anche per tutto un insieme di cose, a partire dal suo approccio amichevole. Ci siamo trovati bene assieme da subito e si è inserito in maniera ottimale nella band.

Altro grande cambiamento è quello legato alla nuova casa discografica, siete partiti con l'Underground Symphony per passare alle tedesche Nuclear Blast prima e Breaker poi... ed ora nuovamente in Italia con la Frontiers.
Si, l'Underground Symphony è stata la prima realtà, che ricordo con gran piacere perché quando non c'era nessuno che ci dava credito si è fidata di noi. Poi grazie a Chris (Boltendhal, singer dei Grave Digger e per un certo periodo manager dei White Skull n.d.S) siamo passati alla Nuclear Blast. Quando questa per vari problemi ha dovuto tagliare molti dei gruppi minori, siamo passati alla Breaker di Udo (Dirkschneider, storico cantante degli Accept ora degli U.D.O. n.d.S.). Inizialmente è andato tutto bene, poi Udo sarà pure un gran cantante, frontman ed un gran personaggio ma non va bene a fare il discografico. Per prima cosa non lo si trovava mai... poi tante promesse e preso da troppi impegni non le manteneva. La cosa che ha fatto traboccare il vaso è legato ai soldi che doveva sborsare per poter registrare il disco. Alla fine dopo le sue promesse siamo entrati in studio... i soldi continuavano a non arrivare e non si riusciva nemmeno più a contattarlo. Solo a master ultimato si è fatto vivo, per prendere nuovamente tempo, chiedendo a noi ed a quelli dello studio di pazientare. Noi ne abbiamo avuta di pazienza, ma alla fine ho dovuto tirare fuori dei soldi di tasca mia per pagare lo studio. In questa situazione mi sono accorto che Udo non era in grado di reggere una label, ed infatti è andato praticamente in bancarotta. A questo punto ho iniziato a guardarmi attorno e tra le tante offerte c'era quella della Frontiers, che inizialmente non ho preso troppo in considerazione... poi hanno dimostrato di essere veramente interessati al gruppo ed abbiamo deciso di lavorare assieme. Il rapporto con loro va benissimo, abbiamo firmato per la prima volta per più di un album... loro sanno fare il loro mestiere e questo è quello che noi vogliamo!

Quello che però non ammetti è che avete dovuto riregistrare l'album con sonorità AOR per accontentare la nuova lebel!!
MA LO HAI SENTITO L'ALBUM?

Si, certo... molto bene e pure recensito... puro AOR!!
No.. forse hai lo stereo rotto ehehehe!! L'album glielo abbiamo dato così come lo abbiamo registrato. Guarda noi non cambieremo mai il nostro stile di far musica... anzi uno dei motivi per cui inizialmente avevo scartato la Frontiers era proprio per la loro linea legata all'AOR ed all'Hard Rock. Non pensavo minimamente che potessero essere seriamente interessati a noi.

Ammetto scherzavo... infatti, ho trovato "The Dark Ages" meno epico ma più pesante, più cattivo. A cos'è dovuto, all'argomento trattato oppure al nuovo singer?
Questa scelta è legata sopratutto al concept. Comunque mentre scrivevamo i brani ci siamo accorti che venivano fuori meno veloci e più potenti... direi anche più tecnici, almeno sotto il punto di vista chitarristico. Io e Nick (Savio, chitarra solista del gruppo n.d.S.) abbiamo sempre scritto assieme i pezzi, ma con questo album c'è stato un minor impatto da parte degli altri del gruppo, che hanno lasciato quasi tutto nelle nostre mani. E' quindi anche per questo che i brani sono più orientati sulla chitarra... tiravamo fuori un riff dietro l'altro, quasi uno a testa, poi ci lavoravamo sopra. Ci sono anche un paio di pezzi che ho scritto da solo, quando Nick era in studio con i Broken Arrow. Così sono nati "The Edict" e "Victim Of The Church", anche se questa non l'hai potuta ascoltare dato che si tratta di un inedito per il Giappone.. l'abbiamo scelta perché ricorda sonorità un poco più veloci, più Power Metal diciamo.

Venendo al concept...
Non si tratta di una storia e nemmeno di un particolare episodio dell'Inquisizione. E' diciamo, un punto di vista dell'Inquisizione... più che un concept è un album storico. Abbiamo ripreso vari avvenimenti e situazioni. Vedi "The Edict".., racconta di quando, dopo che una carovana di inquisitori era arrivata in un paese, venivano convocati tutti gli abitanti nella Chiesa e leggevano loro l'editto, che riportava le colpe che venivano condannate... chi ne aveva commesse doveva fare un passo avanti, e con questi sarebbero stati clementi... almeno rispetto a coloro che avrebbero scoperto dopo.

Momenti di alta generosità...
Si... la Chiesa ha proprio strappato la personalità alle persone. Chi era ateo o professava altre religioni finiva sul rogo... come pure una donna che curava qualcuno, dato che veniva considerata una strega. Questo non era dovuto all'ignoranza della gente, ma alla furbizia della Chiesa... inoltre gli inquisitori si arricchivano, dato che per espiare i propri peccato si potevano donare oro, denaro e cose del genere.

Visto che su "Public Glory..." avevate affrontato temi storici ma non senza riferimenti ai tempi attuali, lo stesso discorso si può estendere a "The Dark Ages " ?
Certo! Basta pensare che il braccio destro del Papa ha ancora l'Ufficio Inquisizione aperto... ricordiamocelo questo! La cosa che mi ha fatto rabbrividire è il fatto che tu propaghi la bontà e poi ti comporti come una bestia. Addirittura avevano inventato delle nuove torture... sai non ammettevano spargimento di sangue, quindi come dice "Torture" non versavano sangue ma la gente la torturavano lo stesso!

Come sta andando l'album?
Siamo partiti bene, forse i tedeschi un po' più con i piedi di piombo rispetto agli altri, sai il cambio di cantante, la nuova etichetta, un'etichetta italiana poi. Però sta prendendo piede, piace! Sono soddisfatto... nonostante tutto, perché devi sempre considerare che il mercato è ancora in netto calo.. ma non è che i metallari non comperino più, ormai c'è troppa gente che scarica da Internet... giù come dei pazzi! Ora poi con le linee sempre più veloci... Pensa che il nostro album era fuori su Internet il giorno stesso che abbiamo mandato i primi promo ai giornalisti!

Beh, sintomo di scarsa professionalità da parte di qualcuno...
Può darsi, ma se non era quel giorno lì sarebbe successo il primo giorno che il CD era in vendita. Ne parlavo proprio ieri con un amico... è tutto il Music Business ad esserne danneggiato. Devono risolvere questa situazione, ma prima di tutto devono abbassare i prezzi! Questo è un grosso problema... poi c'è anche il discorso delle copie masterizzate. Per ogni cd venduto c'è n'è uno masterizzato.

Alla fine non si vende a sufficienza per tornare in studio per un altro album?
No, questo no! Ma non riesci mai a fare un vero tour di supporto agli album. Pensa che nei paesi del Sud America il rapporto tra originali e copie sale ad 1 su 10... ho una copia di "Tales from the North" che un mio amico ha trovato su alcune bancarelle in Argentina... copiato e pure male!

Dopo l'album avete inciso per un tribute album ai Led Zeppelin la cover di "Stairway to Heaven" vero?
Si, abbiamo preso parte a questo tributo che uscirà sempre per la Frontiers (il brano in questione è presente sul CD sampler allegato a Rock Hard nr.4 n.d.S.) Si era parlato di partecipare anche ad un paio di altri tribute album... ma per ora non abbiamo ancora stabilito niente.

Pero è vero che esiste una versione in spagnolo di "The Dark Ages" ?
Vero... l'abbiamo registrato in double version anche perché eravamo già in studio ed abbiamo allungato tutto di soli 3 giorni, senza comportare modifiche di mixaggio. Si è solo perso un po' di tempo nel registrare le parti cantate, compresi i cori, in spagnolo. Ma non è stato complicato eppoi Gus è argentino, quindi... La Frontiers sta attualmente lavorando per la distribuzione dell'album in Sud America... ma non ne conosco ancora i dettagli. L'idea di pubblicare anche questa versione c'è, ma per ora non c'è nulla di definito.

Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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