(23 novembre 2008) Cryptopsy + Beneath The Massacre + Ignominious Incarceration + Trigger The Bloodshed - 23 Novembre 2008 (Alpheus, Roma)

Info

Provincia:RM
Costo:15 €
Ci risiamo, si torna all'Alpheus per un massacro totale, stavolta con i Signori Cryptopsy e una serie di bands che saranno pure underground ma sanno il fatto loro. Il tutto ovviamente all'insegna del più classico Death Metal. Magari la proposta poteva essere più varia, però è difficile resistere ad un massacro simile. Tutto sommato la risposta del pubblico romano è stata ottima, come del resto anche il "servizio" da parte del locale grazie ad un audio buono e come da copione devastante.

Grazie al traffico di Roma, ma anche alla distanza che mi separa dal quartiere dove è ubicato l'Alpheus, ma soprattutto grazie ad un traffico impietoso mi sono perso l'esibizione degli opener Trigger The Bloodshed. Girando per il locale ad ogni modo mi è sembrato di intuire che questi ragazzi si sono fatti valere grazie ad un Death Metal di matrice Europea molto crudo e diretto.

Dopo essermi ambientato con le calde temperature dentro la sala concerti è il turno degli Ignominious Incarceration. Una band con un nome simile non può che avere tutta la mia stima, peccato però che non basta soltanto il monicker per considerarsi salvi. Il gruppo sul palco si impegna e cerca di coinvolgere il pubblico attraverso un Metal estremo potente, ma non tanto quanto il resto delle bands chiamate ad esibirsi. Nel bill erano sicuramente i più "accessibili", peccato soltanto che in alcuni momenti non si riuscisse a cogliere il bandolo della matassa. Bravi dal punto di vista tecnico quindi, decisamente anonimi da quello di vista artistico.

Quando salgono sulle assi del palco i Beneath The Massacre (band sicuramente nota agli appassionati) l'impatto è immediato. Fautori di un Metal estremo molto dinamico e fluido dal vivo riescono a rendere ancora meglio che su disco. Il pubblico inizia a scaldarsi sul serio, forse perchè percepisce lo sforzo di questi pazzi indemoniati che non fanno prigionieri. Non ho avuto l'opportunità di reperire una scaletta delle canzoni, ma credo che sia stata molta attenzione al loro ultimo disco intitolato Dystopia. Death Metal tecnico, ma non per questo inascoltabile, semmai è proprio il contrario visto che il loro stile pur essendo intricato si fa ascoltare con molto piacere, visto e considerato l'impatto brutale che riescono a creare.

Dopo una lunga attesa è finalmente arrivato il momento del gruppo headliner, croce e delizia di tutti gli appasionati di Death Metal, i Cryptopsy. Ultimamente devono aver fatto storcere il naso a molti questi simpaticoni, soprattutto alla luce di un album come The Unspoken King, un disco che affianca alle solite sfuriate un approccio più tranquillo che è giusto definire Metalcore, termine odioso quanto veritiero. Se in molti si sono avvicinati a questo concerto con un certo scetticismo si sono dovuti ricredere appena i Cryptopsy hanno iniziato a suonare. Un cazzotto in pieno viso, un fiume in pieno devastante, una bufera di proporzioni apocallitiche, come altro poterli definire? Il nuovo cantante Matt McGachy si è rivelato un singer versatile, capace di poter ricreare le stesse atmosfere sulfuree e brutali dei primi dischi. Ad essere onesto non ho amato alla follia l'ultimo album, però dal vivo i brani estratti da The Unspoken King acquisiscono una forma diversa, forse più violenta e profonda. Per forza di cose le attenzioni vengono riposte sul nuovo materiale ma anche i vecchi fans sono stati pugnalati dalle varie Warm Blood e Phobophile. Personalmente sono rimasto soddisfatto dalla loro prestazione anche se qualche "mugugno" era ben udibile da un pubblico che magari pretendeva venisse suonato materiale più datato.
Ad ogni modo i Cryptopsy si sono dimostrati una band professionale e lucida, spero di rivederli presto.
Report a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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